un classico per il cavolo nero.
la minestra di pane che, scaldata il giorno dopo, diventa ribollita.
ora, personalmente soltanto da poco ho imparato ad apprezzare il pane toscano.
e la minestra di pane è diventato uno dei miei cavalli di battaglia, merito della zia Giuliana.
questa che vedete è la base.
perchè il pane toscano a roma non si trova facilmente e sostituirlo con il pane di terni non è la stessa cosa, diversa la consistenza, diverso il sapore.
così mi devo adattare e preparare la base come fosse una zuppa mangiandola con il pane simil-siculo.
comunque, ecco gli ingredienti:
- trito (abbondante) di cipolla, sedano e carota
- un paio di patate medie
- verza liscia (in toscana la chiamano cavolella)
- una decina di foglie di bieta
- cavolo nero
- un pò di pomodoro (salsa) anche se i puristi inorridiscono solo all'idea
- fagioli cannellini lessati in acqua aromatizzata con un paio di foglie di salvia, uno spicchio d'aglio, carota, sedano e buccia di limone
- olio evo
- un rametto di timo (che in toscana chiamano pepolino)
in una pentola far scaldare l'olio e aggiungere il trito di cipolla, carota e sedano, far andare qualche minuto e aggiungere le patate tagliate a dadini piccolissimi e far andare.
di seguito la bieta sminuzzata e far andare qualche minuti, appena appassisce aggiungere la verza tritata, poi il cavolo nero tritato e un paio di mestoli di acqua bollente e far andare fino a che le verdure sono appena tenere.
in ultimo mettere nel calderone il pomodoro (pochissimo, in effetti io qui mi son lasciata prendere la mano) e i fagioli lessati con il loro brodo.
far andare fino a cottura, la zuppa dovrà avere il fondo cremoso e spegnere il fornello.
spolverare con il timo e un giro d'olio a crudo.
e fin qui la base, quella che vedete in foto, la chiameremo zuppa di cavolo nero.
se volete trasformarla in minestra di pane allora aggiungete tanto pane toscano raffermo sminuzzato, girate e incoperchiate, il pane si gonfierà e la zuppa diventerà ancora più cremosa.
l'avanzo dell'indomani, scaldato, diventerà ribollita.
mi pare chiaro, no?
1 commento:
capisco che hai rivalutato il pane toscano! è l'unica per un siciliano che si trovi a roma!eheh...
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