giovedì 24 settembre 2009

toscanitudine e vendemmia


lo so impazza su tanti dei mie blog preferiti.
Per me però ha un sapore speciale, ha il sapore del Valdarno dove si trova in ogni angolo. Valdarno che porto nel cuore dopo i quasi due anni vissuti lì in terra di toscana.
Ha il sapore della gente contadina che se gli chiedi come si fa il panello co' l'uva sanno solo che è semplicissima pasta di pane un pò di vino e l'uva da mosto quella nera con i chicchi piccolissimi.
Era il dolce dei poveri, quello che ci si poteva concedere in tempo di vendemmia.
E si sa, in Toscana la vendemmia è cosa seria.
Niente burro niente aromi speciali tranne quel niente di semi di finocchio poco zucchero chè costa.
E' quello che mi preparava la zia Giuliana prima di uscire lei diretta all'orto e io diretta al lavoro, entrambe in bicicletta.
Nini, come sei bella! tutte le mattine.
Io vi do la mia versione (che poi è quella della zia Giuliana) e un altro pezzetto del mio mondo nelle vostre mani, abbiatene cura.
Si lo so la bottiglia nella foto è Primitivo di Manduria ma alle 3.30 del mattino se vi svegliano e vi passa il sonno che si fa? si va in cantina a cercare la bottiglia di chianti?
Per la pasta
- 750 gr di farina 0
- 1/2 bicchiere di olio a occhio direi 5-6 cucchiai
- 5 cucchiai di zucchero
- sale
- lievito di birra
-acqua q.b ad ottenere un impasto morbido tipo pizza
Per la farcia
- 3 bicchieri di vino rosso + 3 cucchiai colmi di zucchero
- semi di finocchio
- chicchi di uva fragola o meglio uva da mosto
Non ho messo la quantità di lievito di birra, ognuno si regoli come crede: lievitazione lenta, lievitino, lievitazione veloce, in camera umida... fate una pasta da pane o pizza morbidina e aggiungete l'olio da ultimo.
Fate lievitare e nel frattempo lavate e staccate i chicchi dell'uva, mescolandoli in una ciotola con un paio di cucchiai di zucchero.
Il vino va fatto ridurre insieme al finocchio e allo zucchero fino a che non assume una consistenza sciropposa.
Dividete la pasta a metà.
Stendete ciascun metà ad uno spessore di circa 5 mm, spennellate con lo sciroppo di vino avendo cura di lasciarne abbastanza per spennellare anche la superficie e si aggiunge l'uva, lasciandone qualche chicco da parte.
Si stende poi il secondo strato e si rimbocca la focaccia.
Sulla superficie si rispennella con lo sciroppo e si cosparge con la restante uva.
Lasciatela riposare ancora una ventina di minuti.In forno a 180° fino a che non è dorata.

13 commenti:

Maite_lacucinadicalycanthus ha detto...

meraviglia! detta da una che detesta l'uva..

miciapallina ha detto...

Che bello questo pezzetto della tua vita.
Lo scrivo su un fogliettino e lo conservo dentro ad un bel vaso, e ne avrò cura.
... ...
Ma tu me la fai assagiare un pezzetto di euesta ribina qui?
Sa di un buonooooooo

nasinasi

Semidipapavero ha detto...

Mannaggia mi è tornata voglia di mangiarla! Un dolce povero che sa di terra italiana, non c'è niente da fare!

enza ha detto...

il ditino l'è il mio.
non ho origini toscane sono capitata in toscana per caso e così com'è stato per l'umbria mi son fermata un paio d'anni innamorandomi di tutto.
adesso sospiro in terra romana e riesco a digerire questa caoticissima città unicamente perchè vivo fuori dal raccordo in un posto che sembra più campagna che città.
può essere che ricordi il post dell'anno scorso, brutte foto e stesse parole (si fa per dire) :)
Pssss Maite posso dirlo che anche io detesto l'uva?
micia mettiti sulla moto e vieni da queste parti, conosci giustiniana?
dai la vendemmia nel centro nord è appena cominciata quindi sotto con la focaccia!

miciapallina ha detto...

maddai!
Noi abitiamo sulla Tiberina... anche noi abbiamo fatto la scelta di vivere a Roma ma fuori roma...
Anche se adesso stanno costruendo il racodo con l'autostrada proprio sotto le nostre case, ancora quando ci affaccaimo la sera vediamo la valle....
E si respira....
Maddai... non abitiamo lontane!
Fammi rientrare dal raduno e poi organizziamo?
maddaiiiiiiiiiiiiiiii

enza ha detto...

si dai organizziamo :)

sunny ha detto...

per ora la copio, poi ti fo' sapere com'è venuta..

enza ha detto...

sunny evvaiiii

Rosa's Yummy Yums ha detto...

That looks so delicious! I love blueberries!

Congrats on your pregnancy!

Cheers,

Rosa

Rosa's Yummy Yums ha detto...

Of course, they are red grapes ;-P! I should have known better...

Cheers,

Rosa

isabella ha detto...

dimmi la verità ..tu sei dopata!
Ti mando un bacione al tempura !
Isa

fiOrdivanilla ha detto...

ma è uno spettacolo *_* e poi... è un niente di 'grassi', nel senso.. confronto agli impasti normali fatti con non meno di 80/100 gr di burro...! E soprattutto... tutti ingredienti ottimi, buoni, semplici, genuini... farina, olio, zucchero, vino, semi di finocchio, uva ... peccato averla vista solo ora.
La foto che più mi piace è quella col tuo ditino :D ma.. ma dimmi una cosa, come fa ad essere così meravigliosamente "umida" seppur consistente, morbida e con i chicci d'uva ancora belli succosi... ! Immagino sia merito principalmente del tipo di uva e insieme anche per lo "sciroppo" che, essendo stato spennellato un po' dentro e un po' fuori, aiuta a non seccare minimamente. Dico male? Tra tutte le "schiacciate d'uva" viste nel periodo di settembre, questa mi pare la quintessenza della bellezza e del piacere.

La Gaia Celiaca ha detto...

la schiacciata (o stiacciata) con l'uva è una delle cose che rimpiango di più della mia vita pre-celiachia, assieme alla ribollita: abitando a firenze di questi tempi la trovi ovunque, dalla coop (e quella della coop non la rimpiango per niente) al fornaio quello bravo che è un po' lontano ma vale la pena.

io non ci mettevo il vino ma la facevo ancor più ignorante, pasta da pane, uva, zucchero, ma così dev'essere squisita.

complimenti per il blog e le bellissime foto!