"Andiamo da Ciccio Pasticcio!", dice Crystal appena sveglia e corre insieme alla sorella a trovare il clown Ciccio Pasticcio nella tendopoli all'Aquila dove per i bambini la vita ancora riserva delle sorprese piacevoli e poco importa a volte basta un pallone o il cappello sghembo di Ciccio Pasticcio appunto.
Ciccio Pasticcio è Nicoletta diolabenedica proprio come l'ormai famosissima Valentina diolabenedica di non solo mamma.
Il primo giorno di lavoro, quasi 4 anni fa, fece fuori un bicchiere e un biberon e mi guardava con tanto d'occhi mentre me la ridevo come una matta vedendola quasi terrorizzata.
"Nicoletta le cose sono fatte per rompersi!".
Ciccio Pasticcio sono io, che quando mi ci metto faccio le cose di un bene ma di un bene che mai diresti che quella magnifica preparazione possa entrare di diritto nella competizione più divertente creata
Il Disaster Award.
Che deve essere perfetto, ingannarti, tirarti un sulenni sfunnapedi come direbbe Salvo Montalbano e poi fregarti alla grande facendoti santìare (eh si ragazzi, i siciliani sono troppo avanti non tirano giù i santi dal calendario, santìano direttamente).
Deve essere la summa di tutto questo, bello fuori e perfido dentro perchè solo così sarà disastrosamente perfetto come la Luisona
bellissima, perfetta, la pasta del secolo con la sua granella in duralluminio.
Il Disaster Award.
Che deve essere perfetto, ingannarti, tirarti un sulenni sfunnapedi come direbbe Salvo Montalbano e poi fregarti alla grande facendoti santìare (eh si ragazzi, i siciliani sono troppo avanti non tirano giù i santi dal calendario, santìano direttamente).
Deve essere la summa di tutto questo, bello fuori e perfido dentro perchè solo così sarà disastrosamente perfetto come la Luisona
bellissima, perfetta, la pasta del secolo con la sua granella in duralluminio.
Wikipediando si trova anche la Palugona che ha il pregevole difetto di formare un fantastico blocco di cemento armato che ostruisce esofago e vie aeree superiori.
Un vero disastro...(però a ben pensarci saprei io a chi far mangiare la Palugona...ma questa è un'altra storia e ci penseranno, si spera, i magistrati)-
Ed è per questo che, presa dal più grande delirio di onnipotenza che il mio superego già per se pompatissimo abbia mai conosciuto e provvista da abbondante quantitativo di lievito madre, mi decido: faccio la pizza di pasqua al formaggio.
Eccola, non è bella? non è perfetta? non sembra quasi di sentirne il profumo?
Passami la sega elettrica e il trapano con la punta del 16, va là.
Ovviamente ne approfitto per fare a tutti gli auguri di Pasqua con una fiammella di speranza accesa nel cuore, per dare un abbraccio sincero a tutti voi e ad Alex in particolare (perdonatemi ma gli amici si vedono nel momento del bisogno, non sentitevi trascurati) alla quale spero di aver strappato una risata.
Scusatemi se non passerò da voi in questi giorni ma per me comincia un lunghissimo we di guardie in ospedale e non ho modo nè tempo, purtroppo.
Vi lascio con un paio di foto dal mio archivio.
Quelle si che erano cosine buone buone, su quelle non garantisce Ciccio Pasticcio, garantisco io.
I conchiglioni del pranzo di Pasqua