venerdì 18 marzo 2011
L'ultima botta di freddo
Approfittattene, approfittatene.
Io non ho esperienza di fondute o di creme al formaggio.
Di quella di Elena mi piace la tecnica, la semplicità e il fatto che davvero sia for dummies.
L'abbiamo usata e abusata per tutto il periodo natalizio utilizzando prima il formaggio da raclette e poi spingendoci oltre con il raschera e altri.
il risultato e' stata una discreta ciambella intorno alla vita fino a quando abbiamo capito di avere esagerato.
ora: noi non possiamo più mangiarla, almeno fino alla prossima glaciazione ma voi....non sapete che vi state perdendo.
La copio in toto anche perche' son le spiegazioni a margine che fan delle ricette insicure delle certezze e poi perche' io adoro questa donna anche per il suo modo di scrivere
Da sbattersi per terra.
CREMA SETOSA AL FORMAGGIO DI ELENA AKA COMIDA
[Non è] fonduta.
Quale è il vostro segreto? Come scongiurate i grumi nella fonduta, meteore gialle nel pentolino da far venire su il nervoso - e cambiare velocemente il menu?
Tenere sotto i 60°C la temperatura del nostro composto? Lasciare il formaggio in ammollo nel latte per una notte? Infarinare il formaggio? Far sentire Mozart al cuoco mentre gira con il cucchiaio?
Beh, io ho detto: "Grumi addio, seguo la ricetta di mia mamma."
Non amando la fontina lei usa un fontal o un Raschera. L'altro giorno ho utilizzato una toma piemontese. L'importante è che il formaggio, generosamente privato della crosta, sia tenuto per un giorno a temperatura ambiente.
A dirla tutta, una volta il my wise ha rimesso in frigorifero il formaggio, le 24 ore fuori dal frigo si sono ridotte a 3 ed è andata benissimo lo stesso.
Servono 200 g di formaggio, 200 g di panna da cucina, un tuorlo d'uovo.
Vedo nasi storcere. E prima niente fontina, e poi la panna. Ma che fonduta è? E dove la mettiamo la ricetta torinese dell'Artusi?
Io nel titolo l'avevo annunciato.
Chiamatela crema setosa di formaggio. Anzi, non chiamatela proprio.
Servitela bollente in tavola con una scelta di verdure invernali al vapore, senza scordare le patate. Oppure con un flan di porri.
Ingredienti per 4 persone
200 g fontal, tagliato lontano dalla crosta, a temperatura ambiente
200 g panna da cucina
1 tuorlo d'uovo
Tagliare il formaggio a dadini lasciandolo riposare a temperatura ambiente, coperto da una pellicola trasparente.
Unire il formaggio e la panna in un pentolino di medie dimensioni posto a bagnomaria.
Fare sciogliere lentamente il formaggio a fuoco moderato e mescolare fino a ottenere una crema omogenea.
Unire infine il tuorlo mescolando continuamente, fino a incorporarlo al resto.
Servire bollente su verdure a vapore, su patate bollite, flan di porri, flan di cardi, flan di spinaci, su fette di pane casereccio o di polenta abbrustoliti.
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23 commenti:
Ecco, infierite.
Una di quelle ricette lette da Elena che mi fan sbavare in modo inopportunamente indecente.
Secondo te quante pasticchette di maledetto enzima lattasi dovrei ingurgitare per poterne assaggiare un cucchiaio? Giusto una patata pucciata generosamente...
CHE VOGLIAAAA!
Da sbattersi per terra, davvero.
Mai fatta la fonduta. Infatti non so neppure se l'ho mai mangiata...
Che dire, Enza! Mi fai un piacere, ma pure mi sento in colpa per la faccenda delle ciambelle. Prometto (e tardo a mantenere) una passeggiata brucia calorie con te in quel di Roma.
Per il resto, mia mamma mi ha insegnato ricette da sbattersi per terra e son felice di condividerle con voi :)
Golosastra mi spiace che tu sia lattosio intollerante, devo cercare ricette più clementi (e credo di iniziare anche io a patire latte e derivati, purtroppo)
per anni ho allontanato i formaggi per colpa del colesterolo che se ne è sbattuto. ora me li godo con le ricette da sbattersi per terra!
ho scoperto di avere il colesterolo un po' altino, ma finché nessuno mi metterà a dieta... mi sbatterò per terra anch'io :-)
buonissima!
mi fate morire.
:)
Per me puoi chiamarla come vuoi, basta che me ne prepari un po' :-)))
urca...ma questa roba qui...è davvero da viziosi e golosi...ci credo che crea dipendenza! un bacione
Gnam gnam..il formaggio l'adoro!:D
W l'ITalia! (dei leghisti mi vergogno)
che bella variante, è un'ottima (non)fonduta che, per non eccedere troppo, si potrebbe usare come piccolo "letto" di un raviolone ripieno.
Non so' se qui sarà l'ultima botta di freddo anzi quindi la crema è più che benvenuta. Grazie per i consigli e adoro la foto, la dice lunga :-)
io ci vedrei molto un raviolone di grano arso. Panna, formaggi... son già dolci e "golosi", ci vuole qualcosa che spezzi e si integri bene. Un raviolone di grano arso (con un 30% di questa farina) ci starebbe bene anche come contrasto cromatico. Il ripieno è da studiare..
adesso non posso, mi sa che dovrò aspettare il prossimo gozzovigliare natalesco sono oramà rotolante altro che ciambella...
cla
manu studia ma secondo me dentro ci vuole qualcosa di fresco.
cla lascia perdere ci vorrebbe un miracolo il bello è che con tutto sto lavoro m'attacco alla cioccolata per antidepressivo
un qualcosa di amaro oppure "acido" che sgrassa la bocca.. il tuo ripieno proposto qui sopra però ci sta anche!
Cime di rapa sarebbe troppo ma, per restare in tema dicrucifere direi cavolo nero
Che bella ricetta!
Buon weekend
ci sei cara? lo so che il tuo bloggerare è erratico, ma quando manchi da un po' passo per dare un'occhiatina...
prometto di non chiamarla in alcun modo... ma è così strepitosamente invitante.. anche se oggi sono in canottiera!!!
si ci sono ma è un periodaccio per il lavoro e i primi caldi mi hanno buttata sul terrazzo dimentica della rete.
son cose.
vale manco a farlo apposta a roma la temperatura è crollata di 10 gradi, ho riacceso i termosifoni :(
mmmm che buonaaaa..complimenti per il tuo blog..passa a trovarmi.
http://cucinadicottoespazzolato.blogspot.com/
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