Si, è arrivata la cassetta di mele (e quella di funghi, ma questa è un'altra storia).
Mele forse golden, brutte con i buchi ma buone come poche.
Un classico.
Solo che buone per quanto vuoi e numerosi per quanto vuoi i denti per morderle non finivano mai.
Sarà stato il formato cassettone.
E quindi giù a torteggiare a più non posso.
M'ha fatto comodo e a quanto pare nessuno s'è lamentato.
Premesso che le torte di mele per me devono avere più mele che torta, la prima che vedete in foto anche in versione fashion con la crema inglese è la
SCHIACCIATA DI MELE
(pedissequamente tratta da L'enciclopedia della cucina italiana vol 11 torte la biblioteca di repubblica p 241)
Adocchiata al volo visto che mia mamma la stava trascrivendo per se.
Io ho il vizio di comprare libri su libri, metri cubi di riviste per poi far sempre di testa mia, questa volta no e vivaddio.
- 700 gr di mele
- 250 gr di zucchero
- 250 gr di farina
-180 gr di burro
-2 uova
- 1\2 bustina di lievito
- il succo di un limone
- 1 bustina di zucchero a velo
Ora, prima di scrivere il procedimento devo fare una lamentela.
E' rarissimo trovare un libro di cucina che sia davvero preciso, perfetto, non approssimativo se non nelle dosi, nella lista degli ingredienti o nel procedimento.
Il libro da cui ho tratto la ricetta non fa eccezione, il che mi induce a pensare che l'unico modo di imparare for dummies è avere buoni maestri, sperimentare sulla propria pelle e allenarsi per anni.
Nel mio caso la buona maestra è stata mia mamma, la gavetta gli anni universitari, la formazione me l'han data i forum prima, i blog poi, l'allenamento una famiglia di 7 persone quando si è pochi.
I forum forse han fatto il loro tempo, i blog vivono un momento di stanca legato forse al fatto che passata la novità ci si ritrova intrappolati dagli stessi schemi.
Staremo a vedere.
Ho tradotto il procedimento in un linguaggio più umano e spero comprensibile, non me ne vogliano gli autori con cui mi scuso.
Sbucciare le mele, tagliare a fettine sottili sottili.
Mettetele in una terrina e conditele con metà zucchero e il succo di limone.
Lasciatele a macerare per un paio di ore.
Nel frattempo sbattete le uova con una frusta e aggiungete l'altra metà dello zucchero, il burro fuso meno un pezzetto che servirà per ungere la teglia.
Aggiungete la farina setacciata poca per volta, ammorbidite con il succo di macerazione delle mele fino ad ottenere un impasto della consistenza della crema pasticcera.
Aggiungete il ilevito in polvere e poi le mele poche per volta mescolando in modo che vengano coperte dall'impasto.
La tortiera che ho usato è quadrata, 24 x 24 cm mi pare, provate a fare le conversioni, tuttavia forse va bene anche un 26 di diam nel caso della rotonda.
La seconda torta che vedete è tratta da un libro che, evviva evviva, l'eccezione la fa eccome.
TORTA DI MELE SENZA GRASSI NE ZUCCHERI
(ovvero la torta dell'amica della prof trentina conosciuta in irlanda dalla Mannu)
La torta di mele senza grassi e senza zucchero, la torta dell'amica della prof trentina conosciuta in irlanda dalla Mannu.
Si, Masotta golosastra, hai sentito bene l'uovo è uno solo e secondo me se pò ffà.
La ricetta la trovate su http://www.tempodicottura.it/ , eccola.
Io che detesto i dolci ipocalorici, che li trovo una contraddizione in termini, vi dico che è da fare e anche da rifare, un pò essenziale forse ma buonissima.
Natalia ha scritto anche un libro, bellissimo, intelligente e soprattutto versione poket.
Da portare con se, da regalare alle amiche, da mettere in cucina e consultare stropicciare annusare.
Un libro umano con spiegazioni perfetti, trucchi, astuzie e piccoli accorgimenti che solo una persona come Natalia poteva dare.
Io ce l'ho e voi?
Ah due cose e poi vi lascio (tanto lo sapete che scrivo pochi post ma tutti lunghi)
La prima:
potendo e avanzando le mele vi consiglio il Crumble di Elga.
Devo dire che ho avuto qualche difficoltà con l'impasto, ma forse ha ragione Elga ci vogliono due uova piccole e forse anche una farina diversa, meglio forse il rimacinato di semola che assorbe meglio i liquidi e ha un gusto ancora più rustico.
Sempre per rimanere in tema Elga ha da poco postato una torta di mele che mi ispira tantissimo.
Alex (e come ti sbagli) l'anno scorso ha pubblicato la torta di mele di Claudio che io ho ripreso e che non si scorda.
La seconda:
Chi è la Mannu?
La sorella di Natalia, ma è anche una persona intelligente che scrive da dio e che mi piace tanto.
Ne approfitto per ringraziarla per tutte le volte che pur non avendo un blog mi ha citata tra le persone che apprezza.
E' reciproco.
Per capire chi è la Mannu comunque vi consiglio di leggere la prefazione scritta per il libro di Natalia.