lunedì 23 febbraio 2009

Studio (quasi) randomizzato in (quasi) doppio cieco















La definizione proviene da Wikipedia "...Uno studio randomizzato in doppio cieco è uno studio scientifico prospettico teso a valutare le effettive azioni di un dato farmaco o di una terapia in genere.
La particolarità di questo sistema di valutazione sta nel fatto che né il paziente né il medico conoscono la natura del farmaco effettivamente somministrato. Si differenzia quindi dallo studio "in cieco", dove solo il paziente è all'oscuro del trattamento cui è sottoposto, e dallo studio in triplo cieco, dove anche lo statistico che elabora i dati non può associare un gruppo a un dato farmaco.
Lo scopo di tale metodo è quello di evitare che i risultati della ricerca vengano influenzati a priori non solo dal condizionamento del paziente ma da quello dello stesso medico che sta effettuando la ricerca..."

Si lo so non è semplice da capire, però rende l'idea di quanto mi è venuto da pensare vedendo contemporaneamente il post di FrancescaV e quello di Paoletta.
Volendo applicarela definizione medica all'esperimento culinario bisogna partire da una semplicissima considerazione, la croce e delizia delle castagnole, dolce fritto tipico del centro Italia, è la consistenza.
Dovrebbero essere morbide e non secche, panose al punto giusto, umide all'interno ma ben cotte insomma una sfida infinita.
E allora c'è bisogno di due versioni a confronto con assaggiatori in cieco, che non sappiano quale delle due versioni stanno assaggiando questo per raggiungere il massimo dell'obiettività.
Più chiaro, no?
Per il momento i miei quattro assaggiatori cecati hanno trovato le castagnole con la ricotta molto buone, non sappiamo ancora se più buone di quelle senza, visto che in questo caso si tratterebbe di un esperimento in fase II (case controlled study) che rimando a martedì quando assaggeranno entrambi.
Parlando così mi sento come Bressanini ehehehe.
Tutto questo per dire che ho provato la versione di Paoletta che ho seguito anche nelle virgole, eccezion fatta per l'aggiunta di un paio di cucchiai di Passito di Pantelleria.
Correzione che raccomando vivamente.
La dieta?
Eddai ma quante calorie avrà una castagnola?
La ricetta ve la copio pari pari...
Castagnole di Nazareno Lavini (chef) dal Blog di Paoletta www.aniceecannella.blogspot.com

50 gr. di burro
150 gr. di zucchero
buccia di 1 limone ed 1 arancia grattugiate
300 gr. di ricotta romana
5 rossi d'uovo500 gr. di farina
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
150 gr. di latte
aggiunta personale: 3 cucchiai di Passito di Pantelleria

zucchero al velo quanto basta

Amalgamare gli ingredienti (tutti a temperatura ambiente) nell'ordine sopra riportato. Lavorare poco. Fare delle palline come se si volesse ottenere degli gnocchi e friggere in olio do arachide profondo e ben caldo.

Rotolare nello zucchero al velo.

NOTE: Io prendevo dei grossi pezzi di impasto e formavo dei cordoncini che rotolavo man mano sulla tavola spolverata di farina, tagliavo a tocchetti e arrotondavo a pallina, poco più grossa di una noce.
Io ho fatto lo stesso, sono venute benissimo!

16 commenti:

Virginia ha detto...

Spero che finisca presto questo benedetto carnevale perchè a forza di vedere frittini sono ingrassata con gli occhi!!! Mannaggia a voi!

Saretta ha detto...

Dottoressa cara, io mi fido ciecamente della riuscita di questi dolcetti!
bacione

Moscerino ha detto...

ah ah ah!! bellissimo l'esperimento in doppio cieco! e comunque hai ragione, le castagnole sono una sfida! mi sono sempre venute un po' crudine dentro...e infatti ho smesso di farle!
e poi....era da tanto che non mi soffermavo a leggere i tuoi tag! mi fanno morire!!!! "fritta è buona pure una ciabatta" è meraviglioso!!! ho riso un quarto d'ora!!!!
ah...ho una notizia: a fine marzo sarò a Roma per lavoro, forse mi raggiunge anche mio marito...saranno giorni intensi tra lavoro e vari parenti da andare a trovare ma...spero di farci entrare almeno un aperitivo con te!!!! ti mando una mail per dirti i giorni esatti e dove alloggerò...appena lo saprò!

Fra ha detto...

Bè credo che le caviette da te prescelte saranno contentissime anche se ignare di sottoporsi allo studio! Certo è che ti sono venute meravigliosamente, ora attendo di vedere quelle fatte seguendo la ricetta di francesca
Un bacio e buon lunedì
fra

Semidipapavero ha detto...

Fantastica! Quanto mi mancava la tua sagacità:)) Una castagnola secondo me non ha calorie!!!

Lisa ha detto...

anche io ingrasso con gli occhi!!! complimenti!

natalia ha detto...

Ma non c'è posto per una cavia cecatissima in più ??? Baci a tutti i topini !

Tar e Tifla ha detto...

A proposito delle calorie delle castagnole penso si possa rispondere con una frase tipica del centro italia come le castagnole:
Genna', futtitenne!
Io, ovviamente, NON mi offro come assaggiatore anche se, vista l'età, in quanto a doppio o triplo cieco vado forte.
Remy

Lo ha detto...

studio attento e preciso....direi quasi scientifico...mi fido e gnammmmmmm!!!!

Günther ha detto...

un gran bello studio, ricette molto interessanti quella con il passito mi è piaciuta di più

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Ecco, siamo al mercoledì delle ceneri e io manco un fritto (tanti dolci al cioccolato però!!)
Questo metodo in doppio cieco andrebbe adottato per molte più ricette. A me mancano gli assaggiatori però :-)
Un bacione
Alex

Marika ha detto...

Si confermo, le castagnole sono la mia croce, assieme alle frappe e ai ravioli di ricotta. Tutte cose che la mia nonna romana e la mia nonna marchigiana provvedevano bene a sfornare in quantità industriali.
Beh, ci credi che ho due libri di loro ricette e neanche l'ombra delle tre che più mi fanno morire?
Ho provato anche a chiedere. Risposta: "E tu quando le vuoi preparare dillo a nonnina tua che te lo fa vedere".
Risultato: io che arrivo acasa sua e lei che è già alla fase frittura ...
Comunque le frappe si aggirano sulle 130 Cal per 100 gr (4-5 frappe) le castagnole boh. Ma poi, che ti importa? Mangia tranquilla!
Marika

stelladisale ha detto...

ehi buon compleanno! :-)

ComidaDeMama ha detto...

Che buffo trovare il linguaggio del my wise qui da te. Non che mi sorprenda, ma mi fa sorridere.
La ricetta è criminalmente attraente ^_^

Laura ha detto...

Ciao Enza! Ti ho appena trovato tramite il gruppo Daring Bakers a cui mi sono appena inscritta. Vivo in California ma sono di Venezia. Ho sempre voluto provare i bomboloni ma non ho mai trovato il coraggio, ora non ho piu' scuse.

Happy cooking!

Laura

Sara B ha detto...

enzina e ora ho fame. che mi faiiiiiiii :P