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L'avete notato?
Ho apportato delle leggere modifiche al mio look grazie ai consigli delle cuoche dell'altro mondo e di anna, grazie ragazze.
Oh intendiamoci, niente di che, io sono il prototipo perfetto della ragazza della porta accanto, nu jeans e na maglietta fatta persona.
Ora non è che possa snaturarmi tempestando il mio spazietto di widget con gli sbrilluccichini.
Ho allargato lo spazio facendo si che l'intero monitor fosse occupato dal post, megalomane.
che altro? sto cercando un header decente da caricare, chissà forse un giorno.
E allora che c'entra la vergogna in tutto questo?
C'entra perchè è un pò che devo postare questo piccolo divertimento però...
però presa dalla foga del buono bello e figo mi son dimenticata alcune precisazioni sul tonno che poco hanno di culinario.
Vi sentite confusi?
Vengo e mi spiego, così si direbbe in sicilia.
Purtroppo tra qualche anno questo nobile animale scomparirà dalle acque di tutto il mondo e dalle nostre tavole.
Sapete di chi è la colpa?
Ve lo dico io...dei giapponesi e di tutti quelli che li riforniscono pescando animali che poi venderanno proprio a loro e a peso d'oro.
Si dei giapponesi che con i loro pescherecci aspettano il tonno all'entrata nello stretto di Gibilterra catturandolo prima che abbia avuto il tempo di deporre le sue preziose uova e di perpetuare la specie solo perchè più la carne del tonno è grassa (e il culmine del grasso lo raggiunge in fase preproliferativa, per ovvie ragioni) più è considerata pregiata.
Il risultato è che un tonno rosso costa ai mercati giapponesi circa 80.000 dollari e si capisce perchè lo sforzo mondiale sia quello della pesca indiscriminata di questo animale con conseguenze devastanti .
Le cose non vanno meglio se si parla di
allevamento e tutto per quale motivo?
Per il sushi.
Interessante sapere che è stato fatto un appello dal wwf perchè le catene della grande distribuzione non vendano più scatolette di tonno rosso e sono ancora pochi i gruppi che vi hanno aderito.
Potete leggere qualcosa
clikkando qui.Ora, qualcuno potrebbe obiettare che io provengo da una città dove la pesca del tonno era una risorsa economica.
Si ma non per il PIL, come fanno i giapponesi che assorbono il 90% del mercato.
Con il tonno ci si campava e il tonno veniva rispettato.
La rete si calava una sola volta l'anno solo alla corsa di andata e non a quella di ritorno e veniva chiusa quando era sufficientemente piena.
Il che vuol dire che gran parte degli animali riuscivano a sfuggirle e che ne veniva prelevata soltanto una parte relativamente piccola.
Da un pò di anni gli imprenditori della mia zona hanno capito il businness e vendono il tonno di mattanza a caro prezzo ai giap e si fanno dare in cambio, oltre che ad un cospicuo gruzzoletto, anche il tonno yellow fish pescato nell'oceano e da destinare all'industria conserviera.
Chiamali scemi.
E i giapponesi son capaci di questo e altro.
Proprio l'altra sera, nella noia mortale che da qualche anno regna in tv, mi sono imbattuta in quello che poteva sembrare il solito documentario naturalistico.
E invece no.
Provate a fare un giro in questo sito
http://www.bluevoice.org/ e vi farete un'idea ben chiara di cosa combinano con i delfini, con le balene e con le orche.
A questo punto ci vorrebbe la ricetta.
No, ho usato il tonno, che Dio mi perdoni.
Se poi avete stomaco forte allora ecco
il link ad un video che non avuto il coraggio di veder finire.
Ci va ancora di mangiare sushi?