mercoledì 30 aprile 2008

e chiusi il cerchio?






Ho iniziato a compilare le mie pagine personali grazie ad Adrenalina, nel tempo Marzia è diventata qualcosa di più che un punto di riferimento culinario.
E' diventata una buona amica, di quelle che non sai perchè ma se ci parli capisci che anche l'amicizia, esattamente come l'amore, vive di strane e insondabili alchimie.
Questione di chimica, tra me e lei (e tanti altri foodblogger) va così e così deve essere per quanto mi riguarda.

Tutto è cominciato con un esperimento culinario fatto da lei e da lei ritenuto poco soddisfacente, reinterpretato da me sulla base delle nostre considerazioni e oggetto di uno dei miei primissimi post.

Ora lei ha lanciato un sasso nello stagno del web e i cerchi concentrici hanno travolto anche me che proprio ieri avevo bisogno di sfogare un pò di energia in eccesso e impastare in questi casi diventa una terapia eccezionale.

E poi la piadina, essendo romagnola, mi rimanda anche ad un'altra ragazza che mi ha fatto conoscere Elena Chesta di Comidademama, un'altra amica alchimista per caso.
Lia non la conosco, abita a Rimini con la famiglia e tutti sono affetti da un virus con il quale convivono felicemente, la Vonorace

La ricetta la trovate qui.
Io la ricopio e badate, cosa stranissima, non ho cambiato nemmeno una virgola, anzi no...non ho punzecchiato le bolle perchè mi piacevano troppo.
Adre, ma quando scrivi stendetela in una sfoglia sottile, quanto sottile? Così?

Ingredienti per 4/5 piadine:
250g di farina (io ho usato la 00)
120g di acqua tiepida2 cucchiai di olio extravergine d'oliva (oppure 40g di strutto)
mezzo cucchiaino di sale

In una terrina mescola la farina con il sale, aggiungi poco alla volta l'acqua tiepida e l'olio e impasta velocemente fino ad ottenere un impasto ben amalgamato.Poi dividilo in parti uguali e stendilo con il mattarello in sfoglie sottili di circa 25cm di diametro.Metti la sfoglia in una padella antiaderente calda e falla cuocere per circa 2 minuti per lato, bucherellando le bolle d'aria che si formano durante la cottura. Farcisci a tuo piacere.

12 commenti:

emilia ha detto...

Che bella...la ricetta e le considerazioni fatte prima. Bello mi piace, ora posso avere un pezzetto di piadina ? Ciao ;)

Fra ha detto...

l'avevo detto io...il virus si diffonde...non c'è più scampo
:)
Besos
Fra

Adrenalina ha detto...

Evvaiiiiiiiii anche tu caduta nella rete della piada!!! Troppo felice che ti sia piaciuta e si per sottile intendo proprio così!!! Sottileeeeeeeeeee!!
Amica mia ti mando un bacio grande e ti stritolo in un forte abbraccio!!

P.S. prima quando hai chiamato avevo tra le braccia una frugoletta nata ieri figlia di una mia amica ero tutto emozionata, adesso cerco di circuire il convivente per fare il secondo!!! Ti dirò la verità la vedo in salita :(

cuochetta ha detto...

E già mi immagino tutto il Proiettame che si gode le piadine....

coraggio mamma Enza.. ho letto qua e là che è un periodo denso di fatiche, da mamma, moglie, donna ti sono vicina!

Un abbraccio
Anna

Serena ha detto...

Io la ricetta di Adre l'ho stampata... sto aspettando il momento giusto per provare! Un bacio e buon fine settimana!
^_^

Anonimo ha detto...

misa che ci vuole il mattarello di "mammo" per farle così sottili ma io non ce l'ho, perciò prima mi faccio i lecca lecca, così mi appesantisco e poi le sfoglio alla perfezione, che ne dici? :-D

Ely ha detto...

anche io la faccio spesso per la ciurma ed è veramente buonissima e anche io non rompo le bolle :-))) sono così carine!!!

ComidaDeMama ha detto...

Ma pensa che io Lia l'ho conosciuta perchè ero una fan accanita dei Lino&Mistoteriral, una band degli anni '80 dove suo marito cantava.
poi ho scoperto di averla letta per anni su Cuore, guarda un po' tu!

Ricambio la simpatia e sintonia, sono felice di averti conosciuta, Enza.

enza ha detto...

noi leggevamo cuore sui banchi dell'università, anni novanta.
e nella nostra università fino all'anno prima non venivi ammesso al concorso se eri tesserato del PCI.
UCSC Università Cattolica del Sacro Cuore, of course :D

enza ha detto...

le cose che mi ricordo di quegli strani anni in cui eravamo ragazzini erano la rubrica delle insegne impossibili, gli editoriali di Michele Serra e le strisce di Disegni e Caviglia, che memoria corta che ho.
Ah e anche la carta verdina.

ComidaDeMama ha detto...

Al Politecnico di Torino non c'erano limitazioni, credo, da questo punto di vista. Avevamo gruppi politicizzati di diversi tipi, ma non ho mai aderito a nessuno di loro, ma se facevano delle riunioni interessanti e costruttive ero contenta di sentire tutti. avevo il lusso del tempo.

La rubrica si chiamava "Botteghe oscure", quella delle insegne.

poi c'era il "Mai più senza", rubrica di oggetti inutili.

LA CLASSIFICA delle cose per cui vale la pena vivere. Come fai a non ricordarti!!!
Disegni&Caviglia non mi piacciono tanto, li leggevo anche su Comix.

Io ho iniziato a leggere Cuore tardissimo, all'università. Io ho iniziato nel 1992, i titoli erano sulla guerra in Iraq (ma dai?), Peter Arnett, CNN che per al prima volta entrava ogni mattina nelle nostre case.
Una delle testate più divertenti:
"SCATTA L'ORA LEGALE, PANICO TRA I SOCIALISTI"
ma non ne ho più nemmeno uno peccato!

enza ha detto...

anche io ho cominciato in quegli anni.
Della rubrica non ricordo...peccato.
e anche io come te non ho più un numero ma ricordo che mi paiceva tantissimo.
andrea ventura (che adesso è ricercatore a chicago) lo portava in classe e ridacchiavamo di nascosto seduti all'ultima fila...
il lusso del tempo, come hai ragione.
e infatti proprio per non aver tempo mi son talmente tanto settorializzata da sentirmi ancora più ignorante di prima, porca paletta.