Incontriamo Noemi e Andrea in un bar vicino l'università.
Lei calabrese, dottorato di ricerca in storia dell'arte all'università di Siviglia, lui idem ma in geografia.
Chiediamo loro dove andare a mangiare, quali sono i posti giusti e subito si accende una discussione la gambas blanca a Triana esclama Noemi e Andrea...ma Triana è un quartiere da vedere accompagnati da qualcuno che lo conosca per ptoere apprezzarne l'atmosfera!
Meglio il centro storico.
Alla discussione si associano il barista e un signore e ne esce una mezza baruffa a colpi di risate in uno spagnolo a raffica di cui capisco una parola si e una no.
Il nome attira.
E attira ancora di più dopo la discussione con il tassista che ci parla del mercado de Triana.
Deciso, nella mezza mattinata che abbiamo libera ci si infila in taxi e si va.
Il quartiere di Triana è un pò come piazza Vittorio o San Lorenzo a Roma apparentemente non atraente almeno dal punto di vista turistico ma pieno di vita vera con la gente indaffarata, con le botteghe, le vetrine antiche e la sensazione che questa sia la vera Siviglia, quella di tutti i giorni e anche se non in ghingheri vi si respira un'aria autentica e bella lo stesso.
Il mercato di Triana un pò delude piccolissimo ma è curioso vedere che le mele cotogne si chiamano cuernodecabra o che lo squalo gattuccio o la verdesca lo chiamano cazòn e in sicilia inatti si chiama cazzone.
Mi piacciono le espressioni della gente, la gestualità mentre ci aggiriamo tra i banchi.
Le sacche di uova di pesce mi intrigano tantissimo.
Una signora ci rimprovera perchè tentiamo di capire perchè il tomillo ha i fiori blu e che cos'è la manzanilla gialla.
Ci dice che se tutti toccassero le erbe lei si ritroverebbe con i rametti e niente più.
Un pò mi vergogno e un pò mi fa sorridere con i suoi modi da popolana e le mani sui fianchi.
Uscite ci accorgiamo del bellissimo ponte e del tempietto alla base, dello spettacolo del fiume e del panorama.
Scendendo per le scale del mercato non poteva mancare Calle de la Inquisicion il che ci da quel tocco di inquietudine, pari solo ai ghirigori del barocco.
Ma intorno si aprono le botteghe della ceramica con i motivi a metà tra l'arabo e l'ebraico un fusion che produce colore, ricercatezza, verticali decorative e geometrie ripetute in tutte le declinazioni del blu o del rosso o del giallo.
E i decori si ripetono nei vasi alle finestre, nelle cornici dei balconi, nei portali.
Pezzetti di Siviglia che, facendo un rapido calcolo approssimativo, ci vorrebbe una settimana per ptoer dire di conoscerla almeno per sommi capi e noi avevamo a disposizione soltanto 24 ore e anche scarse.
Impressioni.
13 commenti:
...ribadisco il concetto Rozzano è molto più bella! Scherzo!!! Bellissimi i posti e bellissime le foto, grazie per il bel giretto che mi hai fatto fare in questa giornata triste e uggiosa.
Un mega abbraccio
Anna
Great pictures!
Cheers,
Rosa
ciao enza
finalmente un po' tranquilla posso leggermi/guardarmi il tuo bellissimo reportarge da sevilla, il vantaggio è che posso beccarmelo in un colpo solo. o ci saranno altre puntate? se si, ben lieta.
sono anni che non metto il naso fuori dalle patrie mura e tutto quel che sento, i paragoni fra noi e loro, il vado via/resto qui che ci attanaglia tutti (chi può perché alla fine per molti è resto qui, punto e basta) mi fa pensare che abbiamo perso tantissimo tempo.
meglio godersi le tue bellissime foto, e i tuoi ritratti così vividi, lasciando fuori fuoco tutto il resto...
in fondo è quello che facciamo tutti i giorni...
Mamma mai che nostalgia (ribadisco)...
Senti un po', ma dal 3 al 6 dicembre sei in quel di Roma? ;)
Baci
Stefania
ma che belleza!
ti invitiamo a partecipare al nostro contest sui muffin!
dai un occhio a
http://modemuffins.blogspot.com/2010/11/evereybody-loves-muffins.html
baci!
MMM
Le mele cotogne hanno un nome cosi' strano in Spagnolo.
Ci sei appena stata? Che voglia di andare in Spagna, non ci sono mai stata.
CIAO!
che meraviglia i colori.... :)
Anna a Rozzano c'ho mandato la collega ahahahah
Gaia non so spiegare.
se fosse per me già sarei a washington da 3 anni io non ho radici, non ho legami vado e via non ci sto male così tanto.
non so perchè.
però ormai è troppo tardi, le bambine hanno cominciato la scuola e io mi faccio molti più problemi ma presumo che anche se fossi inglese avrei gli stessi problemi.
che poi questo paese non mi piace e che l'erba del vicino è sempre più verde mica me lo scordo...
stefania io a roma ci vivo e in quel periodo sarei anche in ferie. :))
MMM se posso si.
Laura ci sono stata a fine ottobre per lavoro e ci tornerei mille volte.
Lo davvero e dire che quel giorno c'era anche il cielo coperto.
Rosa great your comment.
I've been in Siviglia and taking this pics was so simple, every street, every building so simple
Donna, questi colori mi ci volevano in questo grigiume, grazie davvero!
Le scarpe, le avrei comperate tutte- e dico tutte- e la valigia la farei subitissimamente, 'chè come dici andare non fa poi così male.
Anch'io sento tante voci italiane sul restare/partire. Forse al momento sanno piu' come lottare/scappare.
Mah, a me basta solo essere sempre in partenza e sempre in arrivo e sempre in lotta :-) forse trovo la mia stabilita' nel movimento, ed i miei bambini nella parola sempre. In fondo una famiglia e' un po' come un organo in evoluzione, basta che ci siano le cellule base e poi si deve adattare, sia che resti sia che migri. Adattare ad un ambiente che cambia (o peggio, che non cambia), e alla propria entita' che cresce.
grazie ci siamo fatti un giro anche noi da casa, che invidia
VOGLIO ANDARE A SIVIGLIA!!!!!!!!! E' abbastanza chiaro il concetto? :-)
Ciauuuu
Colore....la Spagna è unica e, questo elemento che mi carica e dà giorgia, manca totalmente a Milano.Mi innamoro ogni 5 minuti della Spagna, partirei con te!baci
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