martedì 10 novembre 2009

che te lo do un coniglio, cocca? (avvertenza: post lungo e riflessivo)

Si lo so questo è un pollo e non un coniglio.
So distinguere.

Però la storia comincia dal fatto che sono a piede libero, il che di per se è pericoloso perchè mi spinge sempre più nella campagna romana in cerca di cose buone e ruspanti.
Così, dopo aver scoperto l'Azienda Agricola Pitzalis di cui non posso dire che tutto il bene del mondo, son finita a girovagare per l'agro romano-viterbese.
Che si sappia, io non compro MAI il pollo al supermercato nè tantomeno dal macellaio.

E' un rifiuto totale, mi fa schifo con quella carne flaccida e polverosa. Lo so, sto usando parole pesanti e forse eccessive ma è così, ognuno ha le sue fisime e questa io me la tengo ben stretta.
Ma torniamo al racconto.

Insomma nel mio girovagare mi trovo una vecchina ottantenne in mezzo ad un campo e le chiedo: "nonna non è che sa chi potrebbe vendermi un pollo?"
e la nonna: "che ti serve cocca, un pollo? te lo do io, ho giusto l'acqua pronta"
così zoppicando con una gamba offesa entra nel pollaio, acchiappa un pollo con un lungo ferro ricurvo, gli infila un lungo coltello in gola e zac...ammollo nell'acqua calda...spennato e spiumato a tempo di record e nel giro di 10 minuti pronto ancora caldo.

Il tutto mentre una torma di gatti faceva festa.
Dario Argento avrebbe tutto da imparare dalla simpatica vecchina.

E io lì a guardare esterrefatta, non spaventata perchè in campagna ci son cresciuta non mi dan fastidio le puzze, nè le azioni di questo tipo.

Lei mi guarda, capisce che la cosa non mi ha poi sconvolto più di tanto e mi fa: "te lo do un coniglio?"
"No grazie, nonna!"

Il poligno è stato festeggiato a dovere riempito dei sapori dell'autunno.
Glassato e dorato da spennellata di cognac e miele.
Insaporito dalle erbe del terrazzo.
Ricordandosi di quella contadina e del suo duro mondo.
Apprezzando il gusto della carne soda e non sfilacciata, saporita.

Per festeggiare l'incrocio pollo-coniglio detto poligno la sottoscritta si è comportata come il solito Topolino apprendista stregone e un pò di questo un pò di quello ha proceduto così.

-Un pollo ruspante intero eviscerato (ma anche no se vi piacciono i durelli e il fegato)
che va preparato cospargendo l'interno e la pelle di sale e pepe (io passo all'nterno anche mezzo limone tagliato e uno spicchio di aglio che poi elimino ma è più una fissazione che altro)
Per il ripieno
- 1 mela golden
- circa 20 castagne
- un rametto di rosmarino
- uno spicchio di aglio
- 4 cucchiai circa di cognac o altro liquore (anche il vin santo usato dai calicanti ci sta benone)
- un pezzetto di guanciale a dadini
- 4 cucchiai di chicchi di melagrana
- un cucchiaio di olio di oliva ev.
- sale e pepe
Scaldare l'olio e farvi sfrigolare il guanciale a dadini e l'aglio.
Aggiungere le castagne lessate e sbucciate, la mela e sfumare con il cognac a fuoco vivace.
Aggiungere in ultimo la melagrana, salare pepare e aggiungere gli aghi di rosmarino.
Riempire il poligno e se potete cucire l'apertura, io non ho potuto perchè mi mancava il giusto ago.
Sistemate il pollo in un tegame da forno oliato e in cui ci stia di misura.
Oliate (pochissimo), salate e pepate la pelle e mettete in forno a 170° in modalità ventilata.
Rigiratelo a metà cottura in modo che anche la parte a contatto con il recipiente possa dorare.
E alla fine spennellatelo con una mistura di cognac caldo in cui avrete aggiunto un pochino di miele il che gli darà quel colore dorato uniforme, quasi laccato e lucido.
Se avete avuto la pazienza di arrivare fin qui potrei intrattenervi con l'argomento dell'infotografabile e sulla scarsa fotogenicità di alcuni soggetti a dispetto della bontà.
Potrei anche tediarvi per ore con disquisizioni sulle foto da blog patinate alla Donna Hay tutte bianche. azzurrine, sfumate tutte uguali.
O sull'opportunità di evitare di indottrinare i figli a tal punto che prima di mangiare chiedono timidamente....lo devi fotografare?
Ma sono buona e non arrivo a tanto.

21 commenti:

Genny ha detto...

il tuo poligno è splendido come le foto . ma la storia di più!:D

martina ha detto...

che bello saper godere appieno di questi momenti di vita vera! la campagna deve essere splendida in questa stagione...fantastico il poligno, avere le castagne si farebbe subito subito, qua (Irlanda) i polli sono davvero gustosi (quando ero in Italia pensavo che il pollo non mi piacesse) ma le castagne sono una vera rarita' (e se le trovi si fanno pagare care!!aha aha )
storia bellissima
Martina

Unknown ha detto...

azz amica, io da sola in campagna non ci vado, assieme ci dobbiamo andare, mi scanto io...
miiii che paura
però immagino vagamente il sapore di questo pollcong...insomma di questa bestiola che mi sembra a giudicare della foto, al di là della disquisizione che ne potrebbe generare, FAVOLOSA! mi piacerebbe assaggiarlo :D
tua cla

Unknown ha detto...

"mi fa schifo con quella carne flaccida e polverosa."
questa me la scrivo
:D

Sofy ha detto...

ahahaha bellissima l'immagine della vecchina...mi ricorda tanto il nonno del mio ragazzo...grazie di questo bel racconto!baci!

Rosa's Yummy Yums ha detto...

Very yummy looking!

Cheers,

Rosa

Semidipapavero ha detto...

Mi lasci un'immagine con la quale voglio andare a dormire..la donna incinta che evoca dolcezza accanto alla vecchina crudele, entrambe dal carattere ruspante e senza paura,bramanti un pollastro:)) Fotoniche!

Laura ha detto...

Scusa Enza, se ho riso leggendo il tuo post riflessivo. L'immagine di te, con il pancione, la vecchina che ti chiama cocca, il pollo sgozzato, e l'offerta di un coniglio che lo avresti visto spellato dal vivo mi ha fatto ridere. E' anche colpa tua perche' scrivi in maniera divertentissima.

Non faccio mai il pollo arrosto perche' qui i polli hanno un petto enorme e nessuno in famiglia lo mangia. Cucino le cosce pero' al forno.

CIAO!

Patrizia ha detto...

che ridere cara enzuccia 'cocca bella", no io il coniglio proprio no potrei mai già il polletto mi fà senso vederlo sgozzare tent'é che poi non lo maggio, ehehehh, lo so' sono un po' delicata di stomaco, anzi ti racconto una storiella: Sai che a Natale o a Pasqua, da noi in Calabria, ma molto molto tempo fà si regalavano i polli e cosi' noi ne abbiamo avuto uno bello grosso, di quelli rossi, vivo naturalmente, insomma questo pollone, mia mamma l'ha tenuto un po' in una gabietta perché non aveva il coraggio di sgozzarlo, infatti : un po' oggi, un po domani passano quasi due mesi e questo pollone diventa davvero un gran pollone ( perché gli davamo da mangiare ovvio) alla fine nella gabbietta non c'entrava più e ricordo quando l'ho visto l'ultima volta le ali uscivano fuori e starnazzava...mia mamma aveva chiamo soccorso per ucciderlo ed io non ne ho mangiato nenahce un pezzetto, m'ero affezionata:(
il tuo pero' mi stuzzica molto!

^____^ anche al pancione.

alessandra ha detto...

Mi fano tenerezza le bimbe che chiedono se devi fotografare prima di mangiare...:-)

Ovviamente io non mangio polli e al compare avrei solo dato degna sepoltura piangendo, ma quando trovo un'amica carnivora che non e' un'ipocrita (cioe' che sa benissimo che il petto di pollo non arriva in tavola bello pulito come manna dal cielo) ed una nonnina che non ha un'allevamento dove da uovo a pollo surgelato e pronto da mettere in forno ci vogliono 8 settimane passate in una scatola e non di piu', porto rispetto.

Amen

Maite_lacucinadicalycanthus ha detto...

bello! sulla faccenda dei polli presi in campagna avrei qualche raccontino pure io, ma te lo dico quando ci vediamo la prossima volta, meglio eh...

Saretta ha detto...

Mamma mia Enza!Mi hai evocato un ricordo d'infanzia...Sai quante volte sono andata in campagna con la mamy a prendere polli, anatre, faraone...la sciura li prelevava direttamente dall'aia(perchè circolavano liberi) e poi ce li dava.Mia nonna p mia mamma pensavano a concirli x le feste!Marò, io non me sarei mai capace!
Se mai dovessi ricominciare a mangiare carne, prenderei solo roba "nostrana" o biologica che sia!
Enzuccia la tua ricetta è semplicemente superlativa!!!
Ti abbraccio fortissimo!

Scribacchini ha detto...

Gran bel poligno. Anche in foto l'hai catturato a dovere. Smack. Kat

empordà experience ha detto...

Ahhh Enza come non concordare con te!!!! Io pure c'ho la fisima del pollo e purtroppo vivendo dove vivo... faccio a meno del pollo ruspante e cosi' non mangio pollo. Tu non sai a volte m'entra una voglia di quelle belle ricette di polli ripieni arrosto, glassati fatti cuocere tre o quattro ore (esagero?) al forno con tanto di contorno di verdurine... O anche un bel coniglio... oppure un bell'arrosto o anche un bell'agnelletto. Non so se si e' capito ma qui quando a tagli di carni sono abituati in maniera diversa.... Pero' la tua storiella mi ha fatto sorridere... mia madre, quando io ero piccolina, uccideva lei i polli, sembra che avevamo un piccolo pollaio... il coniglio pero' non e' mai riuscita ad ucciderlo... gli faceva troppa pena ;)
Un bacio e sei grande!
Daniela

Fra ha detto...

un poligno assolutamente goloso! una ricetta davvero stratosferica enza, bravissima
Un bacione
fra

Gaia ha detto...

Brava cocca!
deve essere squisito
;-)

silvia ha detto...

mi piace come scrivi e quello che scrivi. sulle carni squallide dei super potremmo scrivere una tesina, ma tu hai già dato. mia nonna tirava il collo a me toccava spennare, pensa che mi sono accorta che qualcosa non funzionava nella mente di babbo quando un giorno arrivando a casa loro ne vidi uno steso ai fili con i ciappetti. ripensandoci mi vieni da ridere. sai che non ho mai cucinato il pollo al forno? lo faccio sempre nel tegame. prometto che la tua ricetta la proverò. curiosità: quanto l'hai pagato il pollo? a me la contadina lo fa 12 al kg.
ps: potresti tediarci con le considerazioni sulle foto? (così una buona volta smetto di farle anche io, le foto)

Sara B ha detto...

ma chi era la mi nonna? :-))))))))))

Lo ha detto...

eheh magari potresti scriverci di tutto ilresto una prossima volta ...io devo ammettere che sono una degli esseri umani che hanno deciso di dare la delega ai macellai...una nonna di ghiaccio mi fa paura...non potrei assistere ad una scena così...però capisco il bisogno di cercare prodotti genuini e apprezzo la ricetta .un baciotto

Edda ha detto...

Mi ci voleva proprio un post riflessivo ;-) L'anedoto è carinissimo e mi sà che avevi un bel polletto...che buoni questi piatti rassicuranti.

fiOrdivanilla ha detto...

HAHAHAH che storiA Enzina!! :DD ahahahh prima di tutto devo dirlo (sennò mi dimentico): io amo il coniglio!! mi piace proprio tanto, la mia nonna me lo fa ogni volta che vado da lei.. se lo trova buono, sennò vado anche di fegato, ch emi piace tanto.

ao' cocca :D cavoli molto 'cruda' la nonna! .. mai visto agire così O_O tu sei cresciuta in campagna, ok.. ma io no! Ci sarei rimasta di stucco! NOn spaventata, non inorridita.. ma di sasso sì :) Che buona comunque la ricetta, perfettamente in stagione.