martedì 1 febbraio 2011

Buongiorno: che cos'è un blog?

prima primavera


Ok non ci giro intorno.
Un pò di tempo fa m'è capitato di leggere un divertissement (o almeno così m'è stato detto fosse) di cui non so che pensare.

Ma siccome ho un blog, ecco l'ho detto, e per me il blog è uno scambio continuo, un posto dove posso dire a chiare lettere le cose che penso senza mezzi termini, mi prendo mezza pagina del mio spazio (ma non per tirchieria, ma per dovere di sintesi) per scrivere appunto due righe sparse sulla mia opinione in merito all'articolo.

Ma mi corre l'obbligo di fare una premessa: le polemiche mi irritano, i giornalisti bloggari irritanti perchè se la tirano mi irritano, i piedistallofili mi irritano.
E questo post irritato lo scrivo solo perchè ho ritrovato tutto questo sia nell'intervento di partenza che nelle risposte.
Botta secca.
Ce ne vuole.

Vi lascio all'intervento di Dissapore, qui.
Un articolo sui 10 piatti più sopravvalutati.

E scrivo che ne penso.
Penso che se per essere a la page ti devi divertire a smontare e offendere le persone che magari non hanno i tuoi stessi gusti con l'unico intento di divertirti, così come mi hai risposto, non sei degno.

Qualcuno potrebbe pensare che mi rode per la risposta.
No, mi rode per il basso livello della risposta.

Analizziamo.
L'articolo mette all'indice 10 alimenti che come dire...sono stati sopravvalutati, osannati al di là dei reali meriti che l'alimento avrebbe per sè.
A casa mia questo si chiama gusto e si sa che il gusto è influenzato da mille fattori, non ultima la moda.
Quindi, a mio modo di vedere, i reali meriti non si stabiliscono, fanno parte della sfera personale.

Si parla del pane con il lievito madre fatto in casa, della birra italiana artigianale o delle marmellate e formaggi, ma c'entrano anche le ostriche, il baccalà, il sushi...

Ora: se ti piacciono o no, se li mangi o no è un problema tuo.
Possiamo parlare delle ragioni che te li hanno fatti declassare, ad esempio a me il baccalà non piace e il sushi non lo mangio per questioni etiche, ma ce ne corre da qui al coretto di "ooohhhh finalmente qualcuno lo dice....".

Il gusto fa parte del bagaglio culturale gastronomico di ognuno di noi, ma il voler per forza distruggere sarcasticamente mi sembra veramente un esercizio giornalistico vacuo e poco giusto.

Se mi vuoi dire che forse il loro essere di moda li ha visti proposti ovunque, li ha visti invadenti, sempre uguali a se stessi, prigionieri di clichè che proprio non ti piacciono allora ha un altro senso.
Che spesso il sushi te lo fanno pagare quanto una scarpa di Gucci e magari l'ha fatto uno con le mani fucilate allora...potrei al limite venirti incontro.

Ma le esecuzioni sommarie proprio non le sopporto.

Nulla vieta di servire i formaggi così per come sono o di accostarli a qualcos'altro.
Certo ultimamente il formaggio in purezza sembra quasi non possa essere mangiato e che vada coperto di marmellata ma non capisco dove sia il peccato.
Forse nell'avere esagerato, semmai.

Ma non si potrebbe essere leggermente più indulgenti nel tono? Ci si diverte anche smitizzando senza cattiveria a volte.

Lo so l'obiezione è che potevo anche stracatafottermene perchè il bello della rete è quello di poter non leggere quel che non ci piace, tanto per non farcene poi un'idea.

Buongiorno.

15 commenti:

Saretta ha detto...

Trovo quell'articolo di una banalità assoluta.E non posso che ribattere con un "ma al de gustibus non hai mai pensato caro scrittore"?!Io amo il tofu, e allora?!
Grande Enza..baci

enza ha detto...

pari.
ahahahahah

stelladisale ha detto...

dissapore, mediamente, mi irrita e non trovo utilità in quel genere di portali, leggo velocemente, a volte strabuzzo gli occhi leggendo sciocchezze madornali ma non commento mai, troppa polemica fine a se stessa, immagino sia voluto per attirare visite, sono daccordo sullo stracatafottersene :-)

enza ha detto...

però sarebbe meglio parlarne forse comunque m'è uscito il post di getto, ahahahah
ovviamente mi guardo bene dal leggere gli articoli sul risotto :))

martina ha detto...

Non conoscevo Dissapore... e penso che non mi sono persa niente finora!!! Anch'io non sopporto i "talebani" alimentari. Se qualcosa non ti piace, non lo mangiare, ma non cercare di far sentire chi lo mangia un idiota, vittima della moda, senza un gusto personale. Inorridisco davanti al sushi ma solo se qualcuno mi costringe a mangiarlo... per il resto il mio pane e' duecentomila volte meglio di quello che si compra, per cui mi tengo lo sbattimento! E i formaggi con le marmellate/miele io continuo a mangiarli (alla faccia sua).
Martina

Stefania Oliveri ha detto...

Più della metà delle cose che afferma non ne posso discutere perché o non le posso mangiare o non le voglio assaggiare... l'altra metà le ho assaggiate e mi piacciono tutte... ma perché generalizzare ciò che non piace a lui e dire che non piace a nessuno e non abbiamo il coraggio di dirlo? Devo solo farti una osservazione... con il tuo post gli hai fatto un'immensa pubblicità che non si merita, io non lo conoscevo e ora si ritroverà la mia visita sul suo blog e ciò mi irrita grandemente!
P.s. Purtroppo non ho visto il tuo commento nè la sua risposta...
Baci

Sonia ha detto...

Ciao Enza, ma perchè te la sei presa tanto e sul personale? in fondo è il suo spazio e dice ciò che vuole, un pò come facciamo noi foodbloggers....io l'ho letto e ci ho fatto una risatina sopra, in fondo scrive ciò che pensa e uno può anche giudicarlo come crede...non ho capito quale sia la risposta che ti ha dato, forse era "si chiama divertimento"? se è questa mi sa che ci ha goduto non poco a scriverla, ma tu fregatene fai tutti i sushi, i baccalà e soprattutto le torta mimosa che vuoi! ma poi perchè la torta minomsa no? ha subito un trauma da piccolo? ma dai, fatti una risata e fregatene, tanto tu che cucini davvero e ogni giorno sei di sicuro superiore :-))
buona serata

Alessandra ha detto...

Enza! Ma dove li vai a trovare certi blog! Mi sono sganasciata dalle risate!!!

Ma non perche' fosse divertente.

Ok, capisco benissimo il tuo punto di vista, e in un certo senso penso che l'autore abbia voluto fare ironia (ma per essere bravi a fare ironia bisogna saper scrivere meglio di cosi') per voler farsi leggere.

Questa volta non ho letto nessun commento, la vita e' troppo corta per mettersi a leggere i commenti di un post simile.

Due cose voglio dirti:
1: dopo tanti gira e rigira ho capito che un blog e' quello che vuoi tu, e soltanto tu (scambio, riflessione, vanita', soldi... non importa, basta che sia quello che vuoi tu, e nessuno e' obbligato a leggerti.)

2: Le battute del bloggatore in causa sai quante volte me le sono sentite in faccia? Ok, io sono un po' strana, all'avanguardia. Fra i miei amici sono stata la prima a mangiare il sushi (avevo 19 anni, l'anno prima che smettessi di mangiare il pesce) ed ai miei racconti esotici ed estasiati si son messi tutti a vomitare. La pasta madre? Si', sono stata anche la prima del paese a fare macrobiotica e dire che il lievito girava nell'aria (quello era prima del sushi) il che ha solo confermato in giro il sospetto che ero pazza. Ma in fondo sono stata anche la prima a magiare alghe (ok, paesino di montagna, diamo credito ai miei compaesani, ma non troppo, visto che me le aveva date una meranese, e li' e' piu' montagna che da me nel modenese). Le marmellate con i formaggi devono essere fatte in casa (il bloggatore si e' dimenticato di citare i formaggi fatti in casa!), ed il tofu... sono piu' di vent'anni che vengo derisa perche' mangio il tofu (a parte la pausa di 4 anni in Giappone, nessuno mi prendeva in giro li!).

Sai quanti libri, ricette e articoli ho proposto sul tofu? Torte al cioccolato, muffins e risotti quanti voglio, ma il tofu e' ancora il grande alieno che lo mangiano solo gli asiatici, alcuni vegetariani, gli snob e gli chef piu' intrepidi!

Insomma, fin da piccola sono stata accusata di stranezze alimentari, per poi trovarmi le stesse persone che mi illustrano le qualita' sensoriali ed etiche di quello che io mangio da piu' di vent'anni.
Sono abituata a ridere ormai.

Le altre ricette che Massimo descrive mi sorprendono (minosa?? oddio, l'ho appena messa nel mio ultimo libro, qui in Nuova Zelanda non la conoscono! Non ditemi che e' 'tornata di moda' in Italia!) quindi non so che vuol dire sopravvalutare un piatto di prosciutto e melone, in Emilia e' forse l'antipasto preferito, Almeno le due cose vengono dallo stesso territorio, non so quanti meloni crescano dove fanno le arringhe affumicate.

E le altre cose? Forse i macaroons sono di moda, ma il resto come puo' essere sopravalutato quando ovviamnete si tratta semplicemente di una questione di gusti dell'autore?

E non toccatemi le birre artigianali, quando son buone son buone, e quelle che fanno schifo basta solo non berle (o tornare quando sono migliorate). Potrei dire lo stesso di certi blog?

un bacione

Alessandra

Alessandra ha detto...

PS

naturalmente non ho resistito e gli ho lasciato un commento, spero che lo aiutera'! hehehehe

Barbara ha detto...

Letto. I post in cui si fa polemica e critica senza senso di solito attirano lettori, così come le trasmissioni in cui si fa polemica e critica senza senso attirano spettatori, quindi credo vengano scritti apposta. Fregatene ;)

Anonimo ha detto...

Per fortuna che in Italia ci sono i bloggers. Quelli che si danno da fare a pubblicare cibo vero, non importa quale sia e da dove venga.

Con le dovute eccezioni, trovo da sempre la maggior parte degli scrittori professionisti di cibo, vini e cucina, piuttosto spocchiosi, schiavi delle mode e soprattutto dei trattamenti gratuiti di ristoranti d'alto bordo, vinerie e quant'altro.

Si scrive di quelli famosi che fanno le cose strane, non importa se alla gente normale non interessa niente.

Io quando li incontro in rete li salto come l'ortica.

enza ha detto...

il mio commento è il numero 42 ma non importa.
fate bene a cazziarmi per aver dato risalto ad una cosa così, anche io come Alessandra non ho resistito.
il fatto è che il giornalismo enogastronomico a mio avviso si colloca in un iperuranio strano, finora non ho trovato una penna pacata, intelligente...si va solo per iperboli, tutti critici consumati, tutti cattivi con il gusto di esserlo.
e sopratutto essi stessi schiavi delle mode, concordo.
perchè poi li vedi ai saloni e leggi quel che scrivono e buttano nella polvere e collocano sull'altare questo o quello con una facilità imbarazzante.
ne scrivo proprio per dare voce ai miei pensieri, ho preso a spunto questo intervento ma avrei potuto trarre le stesse conclusioni su molti altri di questi magazine.

Alessandra ha detto...

hehehe hai visto il mio? il 57

cattiva!!!! Lol

enza ha detto...

Bastard inside

FrancescaV ha detto...

ammazza quanto sei irritata :-D Io per coerenza con me stessa non ci clicco nemmeno sul link di dissapore per leggere, mi è bastato leggere le tue considerazioni per riconoscere il taglio inutile e sensazionalistico che sempre usa Dissapore pensando di fare una manciata di click in più. Sono d'accordo con te, i proprio punti di vista si possono esprimere con toni più garbati e consoni. Ma questo si sa, è un merito che pochi hanno. Buona giornata!