domenica 29 novembre 2009

un errore condito con amore

Era Maggio ed era il 2003. Un Maggio strano, difficile da digerire, da far passare.

Manco fosse stato Marzo.

Ed era il ponte del 1 Maggio da mettersi in macchina e procedere controcorrente, il nord al sud, il sud al sud e due soli invece puntarono al nord.

Io e mio (non ancora non allora) marito. Direzione Nord, direzione Parma.

Fu un'indigestione, parmigiano reggiano, culatello, lesso e salse anche se facevano 25 gradi, la mostra del Parmigianino, i monumenti, le chiese, i castelli, le torri, la bassa emiliana, i tortelli con le code di zucca e di spinaci, le sagre, la campagna.

E talmente tanto indigestione fu da partire in due e tornare felicemente sazi e in tre.

Due anni dopo s'era sulla strada per Mantova e s'era in quattro: 3 fuori e Livia dentro.

E lì di nuovo tortelli e di nuovo zucca.

E come si fa a dire tortelli e non dire burro? Nocciòla per me grazie e niente parmigiano.

Tornati a casa tutte le volte che vogliamo ricordare quei viaggi metto mano all'immancabile pezzo di zucca barucca e preparo i tortelli.

La prima volta che lo feci però commisi il solito errore, troppo ripieno poca pasta.

E dall'errore di valutazione agli gnocchi di zucca il passo è stato brevissimo ed errore per errore preparo i tortelli di zucca alla parmigiana ovvero solo zucca, tanto parmigiano, una grattatina di noce moscata e un uovo a legare e gli gnocchi come se fossi a Mantova.

Come?

GNOCCHI DI ZUCCA E BURRO NOCCIOLA

Per gli gnocchi:

- un pezzo di zucca barucca o di chioggia o mantovana dolce e farinosa

- tanto parmigiano, almeno metà del peso della zucca cotta

- una grattatina di noce moscata

- sale e pepe

- 1 uovo intero ogni 250 gr di composto

- farina 00 qb

- 3 amaretti ogni 300 gr di composto

- mostarda preferibilmente mantovana tritata al coltello ma finemente 50 gr ogni 250 gr di composto

PER CONDIRE

Burro di ottima qualità

Gli gnocchi di per se non son difficili da fare ci vuole un pò di esperienza e manualità, da quel giorno son passati più di 6 anni :)

Comunque ci son alcuni accorgimenti, la zucca privata di semi e filamenti ma con la buccia, per esempio, la cuocio al forno avvolta in un foglio di alluminio e ad alta temperatura (180°).

Una volta cotta la privo della buccia che a questo punto verrà via facilmente e la passo allo schiacciapatate ancora calda.

Lascio intiepidire e aggiungo il resto degli ingredienti tranne la farina.

La farina 00 l'aggiungo quando tutto è amalgamato e freddo a quel punto ne aggiungo quanto basta per ottenere un composto non più appiccicoso, con cui formare un rotolo di circa 1,5 cm diam da tagliare su un piano abbondantemente infarinato e passare sul rigagnocchi.

Gli gnocchi vanno tuffati in acqua bollente salata, l'acqua deve però solo fremere senza bollire vivacemente pena il disfacimento della fatica e gli gnocchi tirati su quando vengono a galla.

L'unico condimento per me concepibile è il burro nocciola che si ottiene facendo andare il burro a fuoco medio-basso fino a che non acquisisce un bel colore dorato e un gusto più pronunciato.

Dovete ammettere che quella gocciolina fa gola.

Niente parmigiano, non per me.

Con questa non ricetta vorrei partecipare al contest più morbido del web, promosso da Sandra di Un Tocco di Zenzero. Devo confessare che ci ho pensato moltissimo e non volevo mancare, specie dopo l'esperienza del panel test delle fattorie Fiandino per una serie di motivi.
Non vedevo altro modo per proporlo se non il classico pane e burro, in purezza insomma o se non per preparazioni tecniche tipo la pasta sfoglia o la pasta frolla.

Nemmeno le aromatizzazioni mi sembravano capaci di dare al burro il giusto spazio.

Mi spiego: il burro al tartufo di che sa? dai è facile: sa molto di tartufo e poco di burro quasi che quest'ultimo fosse da considerare unicamente un vettore del gusto principale.

Ecco perchè ho scelto uno gnocco dal sapore delicato, salato si ma non aggressivo e che può tranquillamente fare a meno della pioggia di parmigiano ma non può prescindere dalla pioggia di burro.

Insomma più ci pensavo e più non mi veniva niente da proporre e anche questa alla fine è una non ricetta perchè il burro buono merita un morso così senza niente non credete?

Sinceramente il panel test l'ho trovato talmente serio e ben condotto che mi sembrava anche doveroso dare il mio contributo.

Ho avuto modo di assaggiare un prodotto di qualità eccellente cosa difficilmente reperibile in Italia quando si tratta di burro, come non ricambiare nel mio piccolo?

21 commenti:

Sandra ha detto...

Onore ai tortelli in quel di Mantova e al Vs amore per i figli, incondizionato, eterno e meraviglioso.
Grazie cara, purtroppo ho poco tempo per leggerti, e ciò mi spiace, ma sappi che Vi penso.
Un abbraccio enorme, direi per 6!
:)

Pippi ha detto...

hehe Enza la premessa mi ha fatto morire dal ridere.......hmmm quasi quasi....faccio l'ultimo tentativo.......vado a Parma e mangio esattamente quello che hai mangiato tuuuuuuuuuuuu ehhehehe

;-)

Gnocchi strepitosi....!

Pippi

crimasot ha detto...

burro? Me lo scordo.

DEVO scordarmelo, ahimé.

Però non scorderò mai il maggio 2003, neppure io. Non scorderò neppure il caldo infernale di quell'estate cominciata troppo presto e durata troppo a lungo.
Il 5 maggio in particolare, la notte più lunga e felice della mia vita, quando quella testardona della Pepi si decise a mettere il naso fuori per scoprire il mondo!

Saretta ha detto...

Sei unica Enza, quante volte te l'ho già detto?!Questo piatto per voi galeotto io lo amo tantissimo sai?Ora che ho un mattarello degno di portarne il nome proverò a farli con la tua ricetta!
Bacione

Fra ha detto...

questo post è bellissimo enza, sarà che sono emiliana, sarà che la zucca a me fa impazzire ma davanti ai tortelli e agli gnocchi non so proprio resistere. A parte la mostarda la mia nonna li fa uguali una vera delizia!
Per quanto riguarda il burro anche io mi sono sentita un po' imbarazzata a trovare una ricetta che non snaturasse un prodotto talmente eccellente. Io alla fine ho partecipato con dei biscotti, ma ci ho condito anche quelle taglialle cipolla e prosciutto...ottime!
baci baci
fra

Prinz ha detto...

Ciao! Ti volevo fare i complimenti "di persona" per il contest di Genny! le tue ricette sono bellissime e avevo già inserito il tuo chutney tra le mie 'ricette da provare'!in bocca al lupo :-)

Rosa's Yummy Yums ha detto...

Oh, that looks marvelous!

Cheers,

Rosa

Alessandra ha detto...

Un giorno ti devo portare il burro che c'e' qui (si', lo mettono anche in scatoletta come il tonno e vendono all'aeroporto cosi' puo' fare lunghi viaggi in aereo!).

e' talmente diverso, giallo e cremoso e 'grasso' che e' tutta un'altra cosa!

Anonimo ha detto...

Ti ho visto in televisione : sei proprio come ti immaginavo leggendo il tuo blog. Belle le tue bimbe!Buona attesa!

Anonimo ha detto...

Scusa ho dimenticato il mio nome.
ciao, Maria

Lady Cioffa ha detto...

me lo ricordo sì il maggio 2003..mi sono pure sposata !!! un mese ricco di eventi direi!
la prossima volta che vieni al nord fai rotta su Piacenza che ti seppellisco di tortelli con la coda, pisarei, chicche della nonna, anolini' pancetta, coppa e salame..poi vediamo cosa succede..:PP
in bocca al lupo x il contest

JAJO ha detto...

Mmmmmhhhh, pericolosa "quella strada": forse sarebbe meglio puntare al sud hehehehehe
Scherzi a parte un piatto da re !!!

enza ha detto...

sandra non importa se non hai tempo so che ci sei e tanto basta.

pippi io te lo consiglio. E poi una come me in fatto di concepimento porta bene :)

masotta/cri l'estate 2003 l'ho vissuta in una mansarda di un palazzo romano anni 60 con la pressione sotto le scarpe. come scordarselo...ma sarà stata l'estate particolare fatto sta ed è che Sara e la Pepi sono accomunate dalla stessa testardaggine pensa se si incontrassero.

cib ma vieni qua che ti stropiccio

saretta daglie di mattarello (si lo so "daglie" non è molto nordico)

fra te l'ho scritto allora e te lo ribadisco quelle tagliatelle sono da vittoria finale

prinz grazie!!

Rosa thanks a lot have you some swiss gnocchi there?

Ale in tal caso direi che il colorante non c'entra, in fatto di mucche neozelandesi

maria ma grazie. l'esperienza televisiva è stata bella e divertente spero sia passato il messaggio dell'attesa come periodo sereno durante il quale riappropriarsi del tempo. ci tenevamo a condividere la nostra esperienza di genitori che vivono l'attesa di un figlio come un atto d'amore dovuto, normale e soprattutto sereno.

giò io per un piatto di pisarei e fasò mi venderei la primogenitura senza rimpianti. a piacenza ci ho lasciato il cuore.

jajo se punto al sud finisce sempre nello stesso modo con le gambe sotto al tavolo. benedetta italia!

natalia ha detto...

Buona giornata bellissima !! Che voglie mi fai venire !! (...alimentari !)

Lydia ha detto...

Non ti chiederò mai di venirmi a trovare a Milano, meglio a Napoli!!!
Proprio bello questo post, mi avete incuriosito tutti quanti con questo burro

Anonimo ha detto...

Ehhh già le nostre terre sono spettacolari sia per il cibo che per le grandi radure di campi... mi sai dire di preciso il Ristorante/trattoria... bacino... la prossima volta che vieni da queste parti avvisa.. ok? bacino

Diletta ha detto...

Enza, io ho scoperto che adoro leggerti!!

Un sorriso buono,
D.

Aiuolik ha detto...

Che bello, dopo averti vista "in tv" so anche che bella faccina hanno queste bimbe di cui parli!
Per quanto riguarda i tortelli, la versione di Mantova mi manca, per ora solo quella parmigiana, dovrò andare a Mantova prima o poi e sperimentare!

Alex ha detto...

Anch'io metto la mostarda negli gnocchi!!! la "cascata" di burro è un must!! ho scoperto da poco il tuo blog...mi piace passare di qua e leggerti

enza ha detto...

ehi troppi complimenti :D
per il resto son appena tornata da una notte ospedaliera sarà meglio scrivere il prossimo post.

Anonimo ha detto...

Per la prima volta ho letto il tuo blog. Bello, scorrevole e devo dire anche divertente. Proverò a fare anch'io gli gnocchi in questo modo. Sono sposata da oltre 26 anni e non ho mai acquistato gnocchi già confezionati, cercando di farli sempre da me. Leggendo poi quello che hai scritto sull'allattamento mi hai davvero divertita e, credimi, da 2 anni per me è molto, molto difficile ridere per un dolore atroce che ha colpito la mia famiglia. Non entro nel dettaglio ma posso solo dirti che è il dolore più atroce che una madre può provare e che sono certa non appartiene a questo mondo. Ho allattato anch'io i miei figli ed è il momento più bello e magico per una madre, anche se riconosco, comporta pazienza, sacrificio. Ma cosa non si fa per amore per i nostri figli? Complimenti e tornero a leggere questo blog ogni qualvolta potrò.