venerdì 22 aprile 2011
Alba
E' l'alba, il momento del silenzio prima che tutto esploda di vita.
Il momento in cui i profumi si fanno dolci ed intensi.
Il momento del giorno che preferisco.
E' il momento degli auguri da fare e ricevere ma anche quello per riflettere ognuno ripiegato su se stesso e per riconquistare quel pezzetto di noi che manca quando sei pieno di altro.
Questo posso augurarvi nella pasqua.
Abbiate un momento per voi, per stare insieme a voi stessi, canticchiate quella canzine antica che cantava vostra nonna, godetevi i fiori, l'aria tiepida, gli uccelli che cominciano il loro volo al mattino presto.
Auguri.
domenica 17 aprile 2011
di giorno di notte
Mentre i blog si vestono di verde primavera come ogni anno puntuali come gli asparagi (ma anche fave, piselli, erbette) a me rimane questa brioche tra le non pubblicate. La modella (mia cugina) che regge la tarte veste ancora la lana pesante anche se in azzurro fashion.
Una roba semplice ma con copyright e se il post precedente riguardava una non fonduta, questo riguarda una non Tarte Tropezienne.
Qui il sito ufficiale ovvero http://www.tartetropezienne.com/
Sarebbe una brioche farcita con una creme chibouste che ancora non ho ben capito cosa sia questa crema e che ho sostituito con una volgare crema pasticcera senza sapere nè leggere nè scrivere.
Se non sbaglio la chibouste è arricchita da una massiccia dose di burro, panna e da colla di pesce ma per non sbagliare proprio vi rimando al post dal quale ho praticamente copiato la ricetta.
In realtà la brioche è nata con l'intento del dolce veloce e in realtà lo è perchè una volta impastato, come tutti i lievitati, lo potete lasciare in pace a crescere e occuparvi di altro. Anche la cottura non è poi così impegnativa e insomma non abbiate paura della brioche, non ce n'è bisogno.
Il giorno dopo a colazione era anche meglio.
la rete è piena di ricette di questa brioche io ho scelto quella pubblicata in questo blog francese che seguo da anni
TARTE TROPEZIENNE DAL BLOG AMUSES BOUCHE
- 300 gr di farina 0
-125 ml di latte intero tiepido
-2 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio (ma io l'ho omessa)
-50 g zucchero semolato
-1 uovo
-1 cucchiaino di sale
-75 g di burro
- due cucchiaini di lievito secco di birra disidratato oppure 8 gr circa di lievito di birra fresco in panetto (un pò meno della metà di un panetto)
- miscela di tuorlo e latte per la doratura
-granella di zucchero
Diluire il lievito di birra, il latte tiepido, un cucchiaio di zucchero e tre cucchiai di farina e far riposare 20 minuti o comunque fino a che non si formi una schiumetta densa e spessa. Questa operazione serve ad attivare il lievito.
Impastare tutti gli ingredienti in successione, prima il lievitino attivato e la farina, poi mettere l'uovo, poi il sale e poi il burro morbido.
Impastare fino a che la pasta si stacca dalle mani e diventa liscia.
Rivestire una tortiera di carta da forno bagnata e strizzata e versarvi la pasta schiacciandola leggermente con le dita dorare con la miscela di tuorlo e latte e cospargere di granella di zucchero.
Fatto questo fatto tutto, non ci vorranno più di 10-15 minuti.
Lasciate la pasta già intortata in pace per almeno due ore o comunque fino a che non la vedrete bella gonfia e tesa.
A questo punto infornare a 180-200 °C forno modalità statica fino a che sia dorata ci vorranno circa 20-30 minuti.
Lasciare raffreddare, tagliare e farcire.
Vedete di farvela avanzare per la colazione del giorno dopo.