sabato 24 luglio 2010

Post al volo: Stragusto 23-25 luglio Trapani





Ecco dove, l'antico mercato del pesce di Trapani, ormai dedicato a piazza di rappresentanza, pulitissimo e bellissimo biglietto da visita della città.

E l'occasione per due ore di libertà gentilmente concesse dai miei genitori e per godersi il rovente far della sera della mia città è stata Stragusto.
Una manifestazione sul cibo da strada.
E chi poteva segnalarmela prima della mia partenza se non la mia teteska preferita?
Ovviamente io non ho le stesse doti narrative di Alex, nè lo stesso talento nel fotografare (a parte che il pc paterno non è nemmeno Picasa munito e quindi tutto quel che vedrete non è stato minimamente ri-toccato).

Il sito eccolo.
http://www.stragusto.it/ scarno, privo di qualsivoglia informazione, praticamente inutile.

L'infoline (almeno quella per telefonia fissa) è altrettanto inutile e se telefonate come ho fatto io nella controra chi vi risponderà ha ancora la bocca impastata dalla siesta e se riprovate successivamente bene che vi vada s'attacca il trillo del fax.

In ogni caso una bella iniziativa.

A far da padrone di casa i sapori trapanesi e palermitani.
Bello il banco tunisino con i brick e il cous cous dolce ( se riesco metterò le foto) il cous cous nero per la seppia e una specie di frittata chiamata tagine (!!!).
Poco o per nulla rappresentate le altre regioni eccezione fatta per le olive ascolane marchigiane e il banco toscano con il lampredotto e l'insalata di trippa.

Interessantissimo il wine panel taste sugli ambrati, un'esperienza sensoriale tra la frutta maturata al sole e le ambre dei diversi passiti.

Se devo dire, ci son stata all'inaugurazione dove si presume dovrebbero esserci tutti i banchi pronti e tirati a lucido, invece era tutto ancora in fase di allestimento pur dopo aver tagliato il nastro.
Gran parte di quanto promesso sul sito, che ne so kebab piuttosto che le crespelle catanesi non c'era.
anzi...delle altre province sicule nemmeno l'ombra e dire che le scacce ragusane o le crispeddi e le cartocciate catanesi meriterebbero sicuramente un banco superaffollato.

A rileggermi mi sembra il discorso che farebbe un emigrante che nel paese dove è emigrato decanta le bellezze della sua terra natale e poi quando torna critica tutto e tutti.

Boh, semplicemente ho trovato bella e da visitare l'esposizione ma un tantino troppo limitata nell'offerta.
Se potessi? ci ritornerei.
Le critiche che ho scritto riguardano quel che avrei voluto trovare e le falle organizzative in un'era in cui tutto passa dalla rete.
Sul sito non c'è nemmeno l'orario di inizio.

Vabbè vi faccio fare un giro.



I sapori palermitani erano rappresentati da "Terra del Sole" Associazione Turistico Culturale No-Profit di Bagheria.
La signora Virginia al banco è stata molto gentile e ha spiegato le differenze tra lo sfincione bagherese condite con pangrattato formaggio e acciughe salate e quello palermitano.




Sfincione bagherese



Sfincione Palermitano


Panelle e crocchè


Mèusa


Pani ca mèusa



E qui scatta l'amarcord.
Il caramellaio.
Quello della mia infanzia è morto purtroppo ma questo gruppo di ragazzi ne ha raccolto l'eredità.
Il caramellaio nel suo botteghino nel cuore del centro storico di trapani lavora ancora il caramello sul piano di marmo oliato, caramelle carrubba, bomboloni alla fragola e in mille altri gusti, all'anice alla menta....le avvolge nella carta oleata e non c'è bambino trapanese che non abbia ricevuto le caramelle in premio per essere stato ubbidiente.
Ma non solo caramelle, cubbaita, petrafennula, torrone di mandorle e di pistacchi.
Interessante sapere che questi ragazzi non sono parenti del compianto caramellaio.






Potevano mancare graffe e cannoli?
Volete provare?
I cannoli li ho pubblicati qui


Ed eccoci alla mia città.


Cabbùcio.
Un panino leggermente schiacciato, cotto al forno a legna e condito bollente con pomodoro e formaggio.
Nelle pizzerie trapanesi è un must e viene chiamato anche panino all'ufficiala (mi raccomando la "a" finale)

Immancabili arancini



Caponata....ah la caponata...

Timballi di pasta con le sarde

E le timbalette (così le chiamano a Trapani) di anelletti ragù di carne, piselli e caciocavallo fresco non stagionato.


L'avete visto su questo blog in mille salse, lui il re delle tavole di trapani: il cous cous




Insalata di polpo (mi auguro che non sia Paul).
Il polpo bollito non l'ho trovato sul banco ma era presente nel tabellone del menu.
Si chiama anche polpo a strascinasale perchè i banchini del porto lo vendevano (e a castellammare del golfo lo vendono ancora) bollito nei grandi quarari di alluminio e si mangiava con poche gocce di limone e strusciato su un pò di sale.

Trascinato sul sale, ecco il nome.



I sapori del mercato: melanzane a quaglie


Ecco il lampredotto.
Il signore era veramente simpatico ma non ne conosco il nome
E poi il banco tunisino e il banco delle granite, quello del mercato con le melanzane a quaglie e le verdure estive coloratissime.
Sapori tunisini


Tagin: una frittata di uova patate prezzemolo e tonno



Mastofe: in questo caso il cous cous è aromatizzato da acqua profumata con l'essenza di fiori d'arancio e condita con datteri, uveta, mandorle e pinoli.
Pare che in Marocco si aggiunga lo zafferano, ma il tunisino del banco ha storto il naso. Anche da quelle parti pare che il campanile faccia ombra :D

Brik sempre con un ripieno di tonno patate e prezzemolo





Piegate in 3 parti si lasciano scivolare nell'olio bollente direttamente dal piattino



Per il resto lo so che è sabato, fa caldo e molti di voi stanno veleggiando sparsi per i quattro pizzi.
Ma veleggiando veleggiando se qualcuno di voi ha la fortuna (e vi posso garantire che è una fortuna) di venire da queste parti...
Nei prossimi giorni proverò a postare qualche scorcio della città e dei dintorni.
Se qualcuno dovesse decidersi, io dormirei alla residenza la Gancia, da togliere il fiato.