



Domesticali
Questa idea l'ho presa dalla vetrina del negozio di arti creative vicino casa.
Questa è vecchia.
Palle di plexiglass all'interno dischetti di cartoncino con i disegni natalizi delle bambine




Era Maggio ed era il 2003. Un Maggio strano, difficile da digerire, da far passare.
Manco fosse stato Marzo.
Ed era il ponte del 1 Maggio da mettersi in macchina e procedere controcorrente, il nord al sud, il sud al sud e due soli invece puntarono al nord.
Io e mio (non ancora non allora) marito. Direzione Nord, direzione Parma.
Fu un'indigestione, parmigiano reggiano, culatello, lesso e salse anche se facevano 25 gradi, la mostra del Parmigianino, i monumenti, le chiese, i castelli, le torri, la bassa emiliana, i tortelli con le code di zucca e di spinaci, le sagre, la campagna.
E talmente tanto indigestione fu da partire in due e tornare felicemente sazi e in tre.
Due anni dopo s'era sulla strada per Mantova e s'era in quattro: 3 fuori e Livia dentro.
E lì di nuovo tortelli e di nuovo zucca.
E come si fa a dire tortelli e non dire burro? Nocciòla per me grazie e niente parmigiano.
Tornati a casa tutte le volte che vogliamo ricordare quei viaggi metto mano all'immancabile pezzo di zucca barucca e preparo i tortelli.
La prima volta che lo feci però commisi il solito errore, troppo ripieno poca pasta.
E dall'errore di valutazione agli gnocchi di zucca il passo è stato brevissimo ed errore per errore preparo i tortelli di zucca alla parmigiana ovvero solo zucca, tanto parmigiano, una grattatina di noce moscata e un uovo a legare e gli gnocchi come se fossi a Mantova.
Come?
GNOCCHI DI ZUCCA E BURRO NOCCIOLA
Per gli gnocchi:
- un pezzo di zucca barucca o di chioggia o mantovana dolce e farinosa
- tanto parmigiano, almeno metà del peso della zucca cotta
- una grattatina di noce moscata
- sale e pepe
- 1 uovo intero ogni 250 gr di composto
- farina 00 qb
- 3 amaretti ogni 300 gr di composto
- mostarda preferibilmente mantovana tritata al coltello ma finemente 50 gr ogni 250 gr di composto
PER CONDIRE
Burro di ottima qualità
Gli gnocchi di per se non son difficili da fare ci vuole un pò di esperienza e manualità, da quel giorno son passati più di 6 anni :)
Comunque ci son alcuni accorgimenti, la zucca privata di semi e filamenti ma con la buccia, per esempio, la cuocio al forno avvolta in un foglio di alluminio e ad alta temperatura (180°).
Una volta cotta la privo della buccia che a questo punto verrà via facilmente e la passo allo schiacciapatate ancora calda.
Lascio intiepidire e aggiungo il resto degli ingredienti tranne la farina.
La farina 00 l'aggiungo quando tutto è amalgamato e freddo a quel punto ne aggiungo quanto basta per ottenere un composto non più appiccicoso, con cui formare un rotolo di circa 1,5 cm diam da tagliare su un piano abbondantemente infarinato e passare sul rigagnocchi.
Gli gnocchi vanno tuffati in acqua bollente salata, l'acqua deve però solo fremere senza bollire vivacemente pena il disfacimento della fatica e gli gnocchi tirati su quando vengono a galla.
L'unico condimento per me concepibile è il burro nocciola che si ottiene facendo andare il burro a fuoco medio-basso fino a che non acquisisce un bel colore dorato e un gusto più pronunciato.
Dovete ammettere che quella gocciolina fa gola.
Niente parmigiano, non per me.
Con questa non ricetta vorrei partecipare al contest più morbido del web, promosso da Sandra di Un Tocco di Zenzero.
Devo confessare che ci ho pensato moltissimo e non volevo mancare, specie dopo l'esperienza del panel test delle fattorie Fiandino per una serie di motivi.Nemmeno le aromatizzazioni mi sembravano capaci di dare al burro il giusto spazio.
Mi spiego: il burro al tartufo di che sa? dai è facile: sa molto di tartufo e poco di burro quasi che quest'ultimo fosse da considerare unicamente un vettore del gusto principale.
Ecco perchè ho scelto uno gnocco dal sapore delicato, salato si ma non aggressivo e che può tranquillamente fare a meno della pioggia di parmigiano ma non può prescindere dalla pioggia di burro.
Insomma più ci pensavo e più non mi veniva niente da proporre e anche questa alla fine è una non ricetta perchè il burro buono merita un morso così senza niente non credete?
Sinceramente il panel test l'ho trovato talmente serio e ben condotto che mi sembrava anche doveroso dare il mio contributo.
Ho avuto modo di assaggiare un prodotto di qualità eccellente cosa difficilmente reperibile in Italia quando si tratta di burro, come non ricambiare nel mio piccolo?
The November 2009 Daring Bakers Challenge was chosen and hosted by Lisa Michele of Parsley, Sage, Desserts and Line Drives. She chose the Italian Pastry, Cannolo (Cannoli is plural), using the cookbooks Lidia’s Italian-American Kitchen by Lidia Matticchio Bastianich and The Sopranos Family Cookbook by Allen Rucker; recipes by Michelle Scicolone, as ingredient/direction guides. She added her own modifications/changes, so the recipe is not 100% verbatim from either book.

Per un contest di tutto rispetto.

Chiaro è che in questo paese dove sembra ci siano più campanili che persone balcone che vai vicina che trovi e di conseguenza pasta con i broccoli arriminati.
C'è chi aggiunge e c'è chi toglie o per dirla in modo più siciliano possibile c'è chi leva e c'è chi mette.
-Per 4 persone:la mia aggiunta: uovo di tonno di Favignana

Dividere il broccolo in cimette di dimensioni medie lavarle e lessarle in acqua bollente salata in cui si sarà versato un cucchiaio di olio.
Scolare le cimette ancora croccanti e metterle da parte non buttando l'acqua di cottura della verdura.
Nel frattempo scaldare l'olio e far appassire la cipolla tritata finemente, il pezzetto di peperoncino e lo spicchio di aglio in una padella saltapasta.
Fuori dal fuoco, nell'olio ancora caldo ma non bollente, sciogliere le acciughe in precedenza dissalate (io non le lavo, semplicemente le apro e le asciugo con carta assorbente per togliere l'eccesso di sale) .Rimettere sul fuoco e versarvi le cimette, un mestolo di acqua di cottura del broccolo e il cucchiaino di concentrato.
Far andare a fuoco medio e nel frattempo lessare la pasta al dente nell'acqua del broccolo che è stata conservata.La prima è che la cottura nell'acqua del broccolo da alla pasta quel tocco in più.
Tra gli ingredienti tradizionali c'è il concentrato di pomodoro questo nel resto d'Italia, in sicilia ci sarebbe 'u strattu fatto in casa di cui ho trovato un esempio e una bellissima foto quiE last but not least per favore non chiamatela bottarga senza nulla togliere a nessuno, questo si chiama uovo di tonno, please.
L'ultima è la considerazione sulla storia del nome Mafalda anche se non so per quale motivo in casa mia da tempo immemore si chiama Jolanda, ma suppongo che sempre nome di regina è.
Insomma dividete in cimette un broccolo fresco e sano e lessatele brevemente (dovranno rimanere croccanti) in acqua sale e olio.
L'acqua di cottura la userete per gonfiare il cous cous mentre le cimette vanno fritte semplicemente in olio di oliva senza altre aggiunte.
A noi piacciono belle abbrustolite e qualche cucchiaio dell'olio di frittura va a condire il cous cous insieme ai pezzetti che nel frattempo si sono staccati dalle cimette fritte.
Lo so non sarebbe sano ma posso privarvi di una cosa così guduriosa?


Ecco 3 esempi 3 di come non sempre sia possibile associare lo styling fotografico alla bontà delle ricette.

Immagine presa dal sito del corriere della sera a questo indirizzo
Lydia spero non te ne avrai se copio e incollo qui la tua ricetta.