sabato 11 aprile 2009

Ciccio Pasticcio





"Andiamo da Ciccio Pasticcio!", dice Crystal appena sveglia e corre insieme alla sorella a trovare il clown Ciccio Pasticcio nella tendopoli all'Aquila dove per i bambini la vita ancora riserva delle sorprese piacevoli e poco importa a volte basta un pallone o il cappello sghembo di Ciccio Pasticcio appunto.

Ciccio Pasticcio è Nicoletta diolabenedica proprio come l'ormai famosissima Valentina diolabenedica di non solo mamma.
Il primo giorno di lavoro, quasi 4 anni fa, fece fuori un bicchiere e un biberon e mi guardava con tanto d'occhi mentre me la ridevo come una matta vedendola quasi terrorizzata.
"Nicoletta le cose sono fatte per rompersi!".
Ciccio Pasticcio sono io, che quando mi ci metto faccio le cose di un bene ma di un bene che mai diresti che quella magnifica preparazione possa entrare di diritto nella competizione più divertente creata

Il Disaster Award.

Che deve essere perfetto, ingannarti, tirarti un sulenni sfunnapedi come direbbe Salvo Montalbano e poi fregarti alla grande facendoti santìare (eh si ragazzi, i siciliani sono troppo avanti non tirano giù i santi dal calendario, santìano direttamente).
Deve essere la summa di tutto questo, bello fuori e perfido dentro perchè solo così sarà disastrosamente perfetto come la Luisona











bellissima, perfetta, la pasta del secolo con la sua granella in duralluminio.
Wikipediando si trova anche la Palugona che ha il pregevole difetto di formare un fantastico blocco di cemento armato che ostruisce esofago e vie aeree superiori.
Un vero disastro...(però a ben pensarci saprei io a chi far mangiare la Palugona...ma questa è un'altra storia e ci penseranno, si spera, i magistrati)-

Ed è per questo che, presa dal più grande delirio di onnipotenza che il mio superego già per se pompatissimo abbia mai conosciuto e provvista da abbondante quantitativo di lievito madre, mi decido: faccio la pizza di pasqua al formaggio.

Eccola, non è bella? non è perfetta? non sembra quasi di sentirne il profumo?
Passami la sega elettrica e il trapano con la punta del 16, va là.

Ovviamente ne approfitto per fare a tutti gli auguri di Pasqua con una fiammella di speranza accesa nel cuore, per dare un abbraccio sincero a tutti voi e ad Alex in particolare (perdonatemi ma gli amici si vedono nel momento del bisogno, non sentitevi trascurati) alla quale spero di aver strappato una risata.

Scusatemi se non passerò da voi in questi giorni ma per me comincia un lunghissimo we di guardie in ospedale e non ho modo nè tempo, purtroppo.
Vi lascio con un paio di foto dal mio archivio.
Quelle si che erano cosine buone buone, su quelle non garantisce Ciccio Pasticcio, garantisco io.

I conchiglioni del pranzo di Pasqua


lunedì 6 aprile 2009

un lungo silenzio triste

No.
Niente ricette, niente risate, niente ironia.
Questa notte io, figlia del terremoto dell'umbria del 97, ho rivissuto gli stessi secondi di terrore e ho subito capito che da qualche altra parte si stava consumando un'incredibile tragedia.

Non ci sono parole per commentare quello che sta accadendo in queste ore, solo tristezza, sgomento e paura che possa succedere di nuovo chissà dove.

Nei prossimi giorni cercherò il banner del sostegno umanitario e lo troverete sulla mia sidebar.

Per adesso silenzio e rispetto.

divulgo da francescaV

Copiate e diffondete questi numeri, grazie:

Per volontari addestrati: 3270499293.

Per viveri, coperte, medicinale o altro: 800.860.146 oppure 06.68208.

Chiunque avesse una struttura alberghiera in Abruzzo in grado di ospitare: 0854308309.

divulgo da MuVaRa

Per donazioni:

Raccolta fondi Croce Rossa Italiana:

Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020,
causale: pro terremoto Abruzzo;

Conto corrente postale n. 300004 intestato a CRI
causale: pro terremoto Abruzzo;

Versamenti on line sul sito: http://www.blogger.com/www.cri.it/donazioni.html

informazioni utili da http://www.repubblica.it/

http://kataweb-ilcaso.temi.kataweb.it/2009/04/06/terremoto-in-abruzzo-informazioni-utili/

una delle tante sottoscrizioni

http://ilcentro.gelocal.it/dettaglio/il-centro-lancia-una-sottoscrizione-per-aiutare-i-terremotati/1614669?edizione=EdRegionale

domenica 5 aprile 2009

sono in ritardo sono in ritardo.




Si proprio come il Bianconiglio.
Sono in ritardo corro come una forsennata e il mio blog langue inesorabilmente.
Però tralasciarlo è come tralasciare una specie di figlio, si viene sommersi dai sensi di colpa.
Così ci si ritrova alle 6 del mattino a scartabellare l'archivio fotografico della roba da mangiare in cerca di ispirazione.
Seeee, mica facile, alle 6 del mattino direte voi.
Sarà, ma questo è il mio unico momento della giornata in cui letteralmente posso occuparmi dei cosidetti affari miei.
E a proposito di meraviglie ne approfitto per segnalare il pdf di febbraio de la cucina di calycanthus, leggetelo tutto ne vale davvero la pena.
Tanto lo so che chi non conosce i calicanthi ne sarà talmente conquistato da leggerli fino a mettersi in pari con gli arretrati.
Ok il mio minuto di ora d'aria è già terminato.
Vi lascio questo, perfetto per la colazione della domenica.
La ricetta l'ho liberamente interpretata dal bellissimo blog di Paoletta di cui mi avevano attratto le foto (e quando mai) integrando con quello di Silvye di amouses bouche poi se proprio vi va di farlo strano allora ecco qui ci pensa la mercante di spezie ad accontentarvi.
Il liberamente, ci tengo a precisare, non riguarda la lista degli ingredienti quanto le pieghe nel senso che ormai la mia abitudine alle pieghe è tale e tanta che non leggo nemmeno.
In questo caso le pieghe sono state 5 fatte sempre nel solito modo piegando la sfoglia in 3.
Insomma siccome ci tengo che vi vengano bene e siccome non saprei come spiegarvi come le piego sarà meglio rivolgersi per la tecnica di piegatura alle maestre di cui sopra-
In questo modo mi piacerebbe partecipare alla raccolta di Trattoria MuVaRa anch'essa da me disertata per troppo tempo e lo faccio citando ben 3 blog, quando si fa una cosa va sempre fatta bene, non credete?

Buona domenica (delle palme)
Ingredienti:
-250 g farina 0
-150 ml di latte intero
-30 g di zucchero
-5 gr di lievito di birra.
-1 cucchiaino scarso di sale
-110 g di burro
-1 tuorlo

Impastare tutti gli ingredieni elencati, tranne il burro che servirà per la sfogliatura, fino ad ottenere una pasta omogenea.
Avvolgere la pasta nella pellicola e metterla tutta la notte in frigo.
Una volta trascorso il tempo del riposo in frigo stendere la pasta in un rettangolo spesso circa 1 cm e mettervi al centro il burro freddo coprire con i due lembi di pasta e sigillare la pasta con la pressione delle dita avendo cura di far fuoriuscire tutta l'aria.
Da qui in poi vi invito a guardare la bellissima sequenza fotografica di Paoletta.
Io non avrei potuto far lo stesso e non a causa del mio affollatissimo entourage familiare.

Vi dico soltanto che sono finiti in un attimo.
BUON COMPLEANNO MUVARA